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La coppia Toni Braxton/Babyface

San Benedetto del Tronto | Toni Braxton & Babyface "Love, Marriage & Divorce"

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Toni Braxton & Babyface

"Love Marriage & Divorce"

La storia di Toni Braxton è legata indissolubilmente a quella di Kenneth Brian Edmonds, in arte Babyface. Nonostante il titolo del disco rimandi a vicende personali della vita privata di una coppia, tra i due il vero legame è stato ed è esclusivamente artistico. E' infatti merito di Babyface aver strappato Toni al mondo delle Braxtons, il quartetto di sorelle lanciato nel 1990 da Clive Davis, il patron della Arista Records, affidandole un brano inizialmente composto per Anita Baker, "Love shoulda brought you home" per il film "Il principe delle donne" di Eddie Murphy. Fu proprio in quel film che entrambi duettarono per la prima volta in "Give u my heart". Fu allora un vero trampolino di lancio per una carriera da 40 milioni di dischi di Toni Braxton che oggi ritrova sulla strada il suo vecchio autore e produttore (uno dei punti fermi per l'R'n'B degli ultimi vent'anni che ha prodotto tutti i più grandi del soul moderno) che le offre su un piatto d'argento un intero disco, la sua voce e la sua produzione per tentare di contrastare lo strapotere imperiale di Pharrell Williams e dell'hip hop attuale.

"Love, marriage & divorce" rappresenta la summa di quanto l'R'n'B ha prodotto negli ultimi due decenni. Sono canzoni ben costruite e rette da una base strumentale molto semplice creata da tastiere, basso, chitarra e percussioni e costruita perfettamente da Babyface senza grosse sovrastrutture, a dimostrazione che con arte e tecnologia si può realizzare un prodotto "casalingo" che esalti le qualità vocali di un qualsiasi artista. Alla sola voce di Babyface è affidata la classica, e un pò banalotta, esecuzione in stile anni Ottanta di "I hope that you're okay" mentre la stessa Braxton ha tenuto per sé l'altrettanto banale "I'd rather be broke" e la ballata "I wish" (nulla a che vedere con Stevie Wonder) nella quale emergono alla perfezione tutti i colori delle sue belle corde vocali. Tutto il resto, ed è il repertorio migliore, è affidato a otto duetti perfettamente riusciti, soprattutto con l'apertura "Roller coaster" e "Reunited" che festeggia il nuovo incontro e la gloriosa partnership artistica della coppia che ironizza un po' sui giochi e le metafore del titolo.

E' un tuffo all'indietro "Love, Marriage & Divorce", senza carpiature e volteggi e, di conseguenza, non è in grado di alzare di molto il punteggio della giuria, ma è un tuffo centrato e perfetto e con altrettanta perfezione nell'entrata in acqua ci regala un pugno di canzoni godibili ("Where did we go wrong" e "D Word" le migliori) sull'onda di voci che restituiscono dignità alla canzone commerciale e radiofonica.

Voto 7/10

10/03/2014





        
  



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