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Arte Floreale: qualche chiarimento

| In merito ai corsi Cescot /Confesercenti la replica del presidente Margiotti Mauro dell' 'European Athenaeum of Floral Art, unica scuola Italiana di Arte Floreale a far parte del progetto Flornet.

di Margiotti Mauro*

Margiotti Mauro*

In data odierna, ho letto un articolo apparso sul Vs quotidiano online, dal titolo: "Arte Floreale si conclude il corso CESCOT/Confesercenti." Premesso che quando si parla di arte floreale è sempre bello e positivo per la categoria dei fioristi e degli amanti del settore, ritengo però ce lo si debba fare sempre nel modo giusto e con la consapevolezza che chi fornisce informazioni, deve conoscere bene l'argomento che sta trattando.

Innanzitutto mi sorprende come la CESCOT/Confesercenti abbia potuto appoggiare un progetto che affida alla Ditta di Alba Franzoni l'incarico di formare i fioristi, quando al suo interno ha una struttura ben organizzata di una operativa scuola Nazionale di Arte Floreale con docenti di tutto rispetto, denominata scuola di Arte Floreale ASSOFIORISTI/Confesercenti.

Nel Vs articolo ho trovato delle affermazioni che non rispondono al vero e che potrebbero dare una visione sbagliata della realtà del settore e danneggiare la categoria dei Fioristi Professionisti e l'immagine di scuole di arte floreali serie e realmente riconosciute a livello internazionale.

Oggi in Italia si fa un uso indiscriminato di termini "internazionali", sia nella tipologia dei corsi, e sia dei titoli professionali.

E' un meccanismo messo in atto da certe imprese e, a volte, da alcuni personaggi senza scrupoli che condizionano il fiorista (cliente), esclusivamente per interessi personali.

Ci sono aziende che hanno promosso sul campo i loro clienti (fioristi) conferendogli il titolo di insegnante, i quali svolgono a loro volta corsi professionali, erogando anche loro "titoli internazionali"; ci sono, poi, dei singoli fioristi che hanno messo su delle scuole che "parlano internazionale", magari solo perché conoscono uno o più fioristi di altre nazionalità o per aver partecipato a fiere e manifestazioni a livello internazionale. Ma se il metro per diventare insegnante fosse questo, il 90% dei fioristi Italiani potrebbe fare formazione e istituire scuole Internazionali.

Una grande confusione, causata anche da alcune riviste che enfatizzano, molto spesso, a volte anche a pagamento, dei discreti fioristi, facendoli passare per maestri internazionali; per non parlare di alcune associazioni culturali, non a scopo di lucro, che non operano nel libero associazionismo ma favoriscono il proliferare di personaggi pericolosi per l'arte floreale italiana.

L'Arte floreale in Italia, non è regolamentata a livello di Legge; l'unica esistente è quella di cui si sta dotando la Regione Abruzzo, che regolamenterà in modo serio e in linea con le direttive della Comunità Europea, il settore dell'Arte Floreale. Già si parla come di una legge che regolamenterà il settore a livello nazionale entro i termini perentori della Comunità Europea dove gli Stati membri dovranno necessariamente adeguarsi. I titoli rilasciati di Floral Designer e, in altre circostanze, di Fioristi Internazionali, NON HANNO ALCUN VALORE LEGALE E NEMMENO MORALE, visto che
gli stessi non sono riconosciuti né a livello Statale, né a livello Internazionale.

Nel momento che la legge diverrà esecutiva, i titoli di Floral Designer e di Art Director, dati senza regolamentazione, non saranno validi per il riconoscimento e per l'iscrizione né all'Albo Regionale, né a quello Nazionale. A tal proposito ci stiamo attivando con i nostri legali per chiedere risarcimenti a favore degli ignari fioristi che hanno svolto corsi con titoli propinati senza fondamento.

La Ditta di Alba Franzoni può liberamente svolgere, la propria attività , presso aziende, circoli, sagre o quant'altro, ma nel momento che si parla di internazionalità, allora bisogna essere cauti. In molti paesi della Comunità Europea, la professione di fiorista è regolamentata a livello statale e, in base al percorso scelto, ci si può anche laureare in Design Floreale.

In tutti i paesi europei si compiono sforzi per adattare i sistemi d'istruzione e di formazione alla società e "all'economia della conoscenza"; ecco l'importanza dei progetti transnazionali e soprattutto di FLORNET ed ecco uno dei motivi che ha portato, nel 2000, alla nascita dell' 'European Athenaeum of Floral Art, unica scuola Italiana di Arte Floreale a far parte del progetto Flornet. www.flornet.info

Si legge ancora nell'articolo:
"...Una formazione così ben strutturata non ha eguali nelle province del versante adriatico- tra Marche ed Abruzzo."

Quanto affermato non risponde al vero! Altre scuole, oltre alla nostra, operano in modo ben strutturato nelle province del versante adriatico tra Marche e Abruzzo e, dirò di più, proprio nella regione Marche, la nostra scuola, unitamente all'associazione Nazionale Fioristi Professionisti ANFI/CONFSAL, aprirà diverse sedi con iniziative molto importanti e all'avanguardia per i fioristi e gli addetti al settore del posto. Una di queste è l'apertura di un punto internet, una sorta di ingrosso virtuale, attraverso il quale un nostro consulente guiderà il Fiorista negli acquisti, mettendolo in contatto con operatori nazionali ed internazionali, ottenendo un risparmio anche del 70%, rispetto agli acquisti tradizionali (in molte
Regioni il servizio è già operativo). Il vantaggio, è ovvio, si ripercuoterà anche al cliente finale. Il sevizio è riservato solo ai nostri soci.

*Presidente della scuola 'European Athenaeum of Floral Art

10/03/2006





        
  



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