Scoperta truffa all'Unione Europea per 700.000 Euro. Denunciate 5 persone
Fermo | Brillante risultato conseguito dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno nel comparto delle indebite percezioni di contributi comunitari.
È stato necessario oltre un anno di indagini per ricostruire l’accurato piano criminoso, attuato da un’associazione di persone, finalizzato ad incassare consistenti entità di contributi che sarebbero arrivati sino ai 700.000 euro, a fronte di un prospettato piano di investimenti di circa 1.500.000 euro. Il gruppo non aveva però fatto i conti con le Fiamme Gialle della Compagnia di Fermo che, già da tempo, tenevano in osservazione i movimenti cartolari delle numerose imprese, costituite - ovvero già in parte costituite - “ad intreccio” nel settore agricolo, al fine di depistare le eventuali indagini degli Organi preposti a tali controlli, tra i quali, appunto, la Guardia di Finanza.
L’intreccio tra le società - debitamente distinte sotto il profilo giuridico - e gli specifici stretti legami di parentela intercorrenti tra i componenti delle stesse non hanno però sviato l’attenzione investigativa delle Fiamme Gialle che, attraverso la certosina ricostruzione di tutti i flussi, le movimentazioni di denaro e dei rapporti commerciali instaurati dalle società, hanno desunto la configurazione dei primari elementi di rilevanza penale, subito rapportati all’Autorità Giudiziaria competente.
Le parallele verifiche fiscali - ottimale estrinsecazione delle avviate attività di polizia economica e finanziaria, subito intraprese nei confronti di tutte le imprese direttamente riconducibili al gruppo, tutte formalmente esercenti l’attività di “Coltivazioni miste di cereali e simili” - hanno portato peraltro alla luce una notevole massa sottratta all’Erario, nella misura di circa un milione di euro ai fini dell’imposizione diretta e di circa 225.000 euro ai fini dell’imposizione indiretta; accertato, altresì, un’imponibile evaso ai fini dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive per circa 972.000 euro.
Tali attività di verifica, oltre a rilevarsi insostituibile strumento utile per la ricostruzione di tutti i rapporti societari in discorso, hanno peraltro determinato l’ulteriore denuncia all’Autorità Giudiziaria di 5 persone per i reati tributari ancorati al Decreto Legislativo n. 74/2000 (nello specifico 3 persone per le violazioni all’art. 4 “Dichiarazione infedele” e 2 persone per le violazioni all’art. 10 ter “Omesso versamento di I.V.A.”).
Le attività delle Fiamme Gialle si sono quindi concluse con l’ulteriore denuncia delle stesse 5 persone per i reati previsti e puniti dagli articoli 416 “Associazione per delinquere” e 640 bis “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” del Codice Penale e proseguono ora attraverso le azioni finali di recupero di una consistente parte di contributo già indebitamente percepito, quantificato in poco meno di 300.000 euro.
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10/03/2008
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