Anno disabili UE 2003
| L'impegno della regione. Rocchi "Viaggiare si può, nelle Marche".
L'Unione europea ha dedicato l'anno 2003 alle persone disabili. Circa 38 milioni di europei, cioè il 10% della popolazione, sono affetti da disabilità.
Queste persone, nell'Unione, incontrano ancora grandi difficoltà di integrazione, sia nell'ambito del lavoro che in quello sociale, andando spesso incontro a forme di emarginazione. Una situazione che richiede interventi istituzionali, a tutti i livelli, per rimuovere le barriere - fisiche e culturali - che penalizzano i disabili.
L'assessore regionale al Turismo, Lidio Rocchi, ritiene che anche il settore turistico possa contribuire a superare le discriminazioni in atto.
La Regione Marche afferma Rocchi intende dedicare una particolare attenzione alle tematiche del turismo per tutti, recependo la campagna di sensibilizzazione promossa dall'Unione europea.
Le Marche dispongono già di 439 strutture ricettive accessibili alle persone disabili: 277 alberghi e 162 agriturismo. Un dato che sottolinea come il settore si stia attrezzando per favorire l'inclusione sociale di queste persone e per valorizzare il potenziale economico da loro rappresentato. Un segmento caratterizzato da 6 miliardi di spostamenti, a livello mondiale, che movimenta il 6% del Pil (Prodotto interno lordo) internazionale e dà occupazione a 127 milioni di addetti.
Anche l'Unione europea dedica, da tempo, particolare attenzione a questo importante segmento turistico che, come Regione, stiamo seguendo con molto interesse. Guardiamo, con attenzione, alle opportunità offerte dai programmi comunitari che finanziano progetti in grado di favorire la partecipazione al turismo delle persone disabili.
L'impegno della Regione e degli operatori del settore deve essere quello di promuovere corsi di formazione dedicati all'accoglienza turistica dei disabili, all'informazione mirata alle esigenze di queste persone.
Le Marche hanno un territorio caratterizzato da una forte attrazione turistica. Come Regione stiamo lavorando per favorire l'avvio di nuove iniziative dedicate al turismo accessibile, in grado di sviluppare una maggiore sensibilità verso questo segmento della domanda turistica, dall'indubbio risvolto economico e dall'ancora più evidente importanza sociale. (r.p.)
Queste persone, nell'Unione, incontrano ancora grandi difficoltà di integrazione, sia nell'ambito del lavoro che in quello sociale, andando spesso incontro a forme di emarginazione. Una situazione che richiede interventi istituzionali, a tutti i livelli, per rimuovere le barriere - fisiche e culturali - che penalizzano i disabili.
L'assessore regionale al Turismo, Lidio Rocchi, ritiene che anche il settore turistico possa contribuire a superare le discriminazioni in atto.
La Regione Marche afferma Rocchi intende dedicare una particolare attenzione alle tematiche del turismo per tutti, recependo la campagna di sensibilizzazione promossa dall'Unione europea.
Le Marche dispongono già di 439 strutture ricettive accessibili alle persone disabili: 277 alberghi e 162 agriturismo. Un dato che sottolinea come il settore si stia attrezzando per favorire l'inclusione sociale di queste persone e per valorizzare il potenziale economico da loro rappresentato. Un segmento caratterizzato da 6 miliardi di spostamenti, a livello mondiale, che movimenta il 6% del Pil (Prodotto interno lordo) internazionale e dà occupazione a 127 milioni di addetti.
Anche l'Unione europea dedica, da tempo, particolare attenzione a questo importante segmento turistico che, come Regione, stiamo seguendo con molto interesse. Guardiamo, con attenzione, alle opportunità offerte dai programmi comunitari che finanziano progetti in grado di favorire la partecipazione al turismo delle persone disabili.
L'impegno della Regione e degli operatori del settore deve essere quello di promuovere corsi di formazione dedicati all'accoglienza turistica dei disabili, all'informazione mirata alle esigenze di queste persone.
Le Marche hanno un territorio caratterizzato da una forte attrazione turistica. Come Regione stiamo lavorando per favorire l'avvio di nuove iniziative dedicate al turismo accessibile, in grado di sviluppare una maggiore sensibilità verso questo segmento della domanda turistica, dall'indubbio risvolto economico e dall'ancora più evidente importanza sociale. (r.p.)
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12/03/2003
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