Il Dottor Mario Mandrelli ci ha lasciati
San Benedetto del Tronto | Un grande uomo dall'enorme cultura, un grande marito, un padre esemplare, un nonno eccezionale. Insomma un pater familias, oggi anacronistico
di Mimmo Minuto
Mario Mandrelli
Ciao Mario,
Ti ho conosciuto, ricordi?, molti anni fa mentre ad Ascoli cercavi di fare chiarezza su alcuni fatti che hanno toccato Ascoli e la sua provincia a seguito dell'uccisione di Aldo Moro. Ci siamo frequentati e mi ha colpito, allora, e poi sempre più conoscendoti, quell'enorme bagaglio culturale che ti porti appresso. Abbiamo parlato ed ,insieme, abbiamo pensato di fare qualcosa di importante. Mi hai dato un suggerimento ed io l'ho colto a volo. Mi avevi suggerito di proporre un convegno su Leopardi nell'anniversario della morte. Ho girato la cosa a Gino Troli, che ha subito preso a volo la cosa, ed è partito subito...il treno.
Fu il primo e decisivo passo per fare girare l'angolo di quel "deserto culturale" di cui San Benedetto fu invasa da un giornalista qualche anno prima. Quanti, tanti sono stati gli "individui" che si sono presi, impropriamente, gli onori ed i meriti di aver dato un peso decisivo allo scavalcamento del deserto culrurale. Tu sei stato in silenzio ed hai fatto fare.
Mi ricordo il rapporto che hai avuto con Renato Minore, che ti ho fatto conoscere, mi ricordo i tanti autori che hai presentato dagli anni ottanta in avanti. Oggi tutti, anche chi con la CULTURA, come intendi tu, non ha nulla a che spartire, va alla ricerca di autori da presentare, facendo diventare un fatto culturale un evento da cronaca e di meriti per gli interessi più vari.
Tu hai contribuito ad aprire la strada e gli altri ora cercano di raccogliere i frutti di quel meticoloso "spianamento" culturale di cui la città aveva bisogno. Hai anche scritto libri e hai avuto al tuo fianco una famiglia eccezionale, che ti ha seguito passo passo. Da Loreta, tua moglie, anche lei dotata di enorme cultura e di grande forza fisica e morale. Ha superato anche per questa sua forza un grosso problema cardiaco. I figli, Bruno, Flavia, Grazia e Paola, i generi e le nuore ed i nipoti, tutti insieme hanno contribuito a farsì che la tua famiglia sia da considerare eccezionale, unita, compatta. Oggi che si parla tanto di DICO, di PACS e quant'altro questa tua famiglia deve essere presa ad esempio.
Ora sei partito per un lungo viaggio, senza ritorno, ma qui ci sarà sempre chi ti avrà sempre nel cuore. Grazie per quanto mi hai insegnato, grazie per avermi dato "lezione" di vita, di cultura, di stile, che mi auguro di poter girare a che ne avrà voglia, Nel tuo viaggio ti sei portato due libri uno appunto di Leopardi, proprio per dare un significato forte a quella che è stata, finora, la tua esistenza.
Ciao Mario,
anche per avermi onorato di aver accettato il mio invito a scrivere per questo giornale, proprio in questa rubrica, con lo pseudonomo di "emme", che ora posso svelare.
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12/03/2007
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