La città del futuro sarà diversa da quella di oggi. Più verde, nel segno del risparmio di suolo e ispirata dalle energie alternative, nel rispetto dei canoni di ecosostenibilita' che dilagano nei paesi europei. La città del futuro, "quella che i nostri figli si godranno nei prossimi venti anni" - sottolinea l'assessore Canducci - avrà quartieri certificati, oltre a imprese figlie della green economy.

Ma sono i PORU i protagonisti della rigenerazione urbana, nei termini della riqualificazione e dell'inserimento dello strumento operativo di pianificazione più snello e veloce in un quadro legislativo regionale. Il 13 marzo alle 14.45 e il 14 a partire dalle 9.00, nelle sedi dell'Annunziata - prima - e del auditorium comunale nella seconda seduta, un convegno interregionale che raccoglie testimonianze significative dal centro Italia si propone di sviscerare le criticità irrisolte della città con un approccio analitico di informazione e condivisione, che ha spinto il comune a organizzare incontri con la cittadinanza per valorizzare insieme le possibilità legate ai PORU - di cui l'ultimo in agenda per il 27 marzo.

Con il supporto e il sostegno del team di ricercatori dell'unicam guidati dal prof. Michele Talia, ordinario della facoltà di architettura e design. E mentre le opportunità di reciproco vantaggio tra pubblico e privato hanno destato l 'interesse dei cittadini, manifestato nei cinquanta incontri con l'amministrazione con i portatori di interesse, il sindaco risponde al Premier e annuncia la creazione di un unico polo scolastico in via Ferri. Costo dell'operazione tre milioni di euro.

L'intento che muove la scelta del primo cittadino e'quello di ottimizzare un intervento che nonostante la "buona volontà di Renzi" nessuno sa come potrà sostanziarsi. Quindi preferito il progetto su un plesso che ingloba materne, elementari e medie alla possibile riqualificazione della scuola Curzi, con cui rispondere alla opportunità di ristrutturazione di un plesso scolastico offerta dal giovane Matteo. Tra insinuazioni e false aspettative, le voci vengono smentite dal sindaco che sottolinea essere il solo a dover decidere. Se alcune idee si possono condividere, altre necessitano del veto, quando la polemica impazza e increspa il giudizio.