Solari: "L'obiettivo è salvaguardare il valore universale della città d'arte"
Ascoli Piceno | Centro storico di Ascoli: approvato il protocollo per il riconoscimento dell'Unesco
La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore alla Cultura Giampiero Solari, lo schema di protocollo d'intesa col Comune e la Provincia di Ascoli per ottenere il riconoscimento, da parte dell'Unesco, del centro storico della città di Ascoli quale patrimonio dell'umanità. L'approvazione del protocollo è propedeutica alla costituzione del Comitato tecnico-scientifico che avrà il compito di avviare la procedura per avvalersi del prestigioso riconoscimento. La Giunta ha anche designato come componenti del Comitato tecnico-scientifico Maria Luisa Polichetti, consulente per la cultura del presidente della Giunta regionale e l'architetto Giuseppe Ciorra, docente ordinario all'Università degli Studi di Camerino. L'assessore Giampiero Solari è stato delegato alla stipula del protocollo in nome e per conto della Giunta.
"L'obiettivo - spiega Solari - è valorizzare, nell'ambito della politica di rilancio della centralità del ruolo della cultura, il valore universale dei centri artistici e monumentali di eccellenza attraverso progetti e interventi finalizzati alla divulgazione internazionale del patrimonio storico delle Marche". La proposta di inserire Ascoli nella lista delle città tutelate dall'Unesco era stata avanzata congiuntamente dai rappresentanti di Regione, Provincia e Comune all'on.le Nicola Bono, sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali, nella riunione svoltasi nel capoluogo piceno lo scorso 3 settembre. In quell'occasione il sottosegretario, nell'illustrare la procedura necessaria per il riconoscimento, aveva sottolineato la necessità di predisporre piani di salvaguardia e di conservazione del patrimonio storico, artistico e monumentale della città. Bono aveva anche aggiunto che il Ministero è riuscito a fare inserire nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco "almeno un sito italiano ogni anno". Alla data del 30 giugno 2004, risultavano iscritti nella lista 812 siti di 137 nazioni; di questi, 39 sono italiani, compresa la città di Urbino. (s.p.)
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13/03/2007
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