"Il governo taglia le risorse: sia coerente e risparmi 350.000 €, accorpando la votazione per il referendum con quella del secondo turno delle amministrative. I soldi recuperati vadano a alleviare le zone alluvionate". Questo il messaggio dei rappresentati dell'IdV, che propongono il voto unico per il 29 maggio, e invitano i partiti della coalizione e tutti i cittadini al voto online sul sito www.iovotoil29maggio.it.

Uno spreco reale, come reale è l'esigenza che i cittadini votino sui temi referendari, considerando che le sventurate riforme relative alla privatizzazione dell'acqua, all'avvento del nucleare e della lotta contro il libero impedimento possono essere sventate solo dal voto popolare. L'acqua che centuplica il suo prezzo perché gestita da privati, le centrali nucleari decrepite svendute dalla Francia che le ha dismesse, l'impunità garantita a chi commette qualsiasi reato in quanto detentore di cariche pubbliche, sono le più recenti vergogne di un paese dove alla nuda e dubbia validità della proposta bisogna mettere in conto il modus operandi corrotto e mafioso che sottende spesso alle manovre di questo tipo.

Se questa è storia di cronaca, bisogna aggiungere il più contemporaneo lassismo del "tutto è permesso", per cui l'etica diventa relativa e il malaffare un assoluto da tenere sempre presente. Di questo e di altri misfatti italiani parlerà Antonio Di Pietro venerdì 18 alle 18 all'Auditorium Comunale.

Se il Paese ha le sue beghe, quelle della coalizione di centro sinistra a San Benedetto si consumano nelle primarie. Mentre SEL contesta gli alleati, tutti per Gaspari già prima del voto, l'IdV ci tiene a rispondere che si tratta solo di coerenza politica: "chi ha appoggiato Gaspari durante il suo mandato e ha governato con lui, è giusto che lo appoggi anche alle primarie. SEL non ha partecipato al governo cittadino ma è entrata nella coalizione solo ora e quindi si confronta con chi c'era già. Saranno gli elettori a scegliere" spiega Fanini.

"E se qualche infiltrato venisse a votare per condizionare il risultato, l'importante è che torni a votare anche a maggio", ironizza Merlonghi. Nel Bel Paese, dove retorica e ironia si usano in modo equivalente, potrebbe suonare per alcuni anche come un invito.