Assistenza ai disabili e con disagio psichico in possesso del riconoscimento di handicap ai sensi dell’art.4 della legge 104/92. Finora l’assistenza domiciliare veniva gestita in forma quasi “discrezionale”. Secondo Loredana Emili, assessore alle Politiche Sociali coadiuvata dal consigliere Pezzuoli questa d’ora in avanti sarà regolamentata.

Il regolamento intende individuare gli obbiettivi, disciplinare i criteri e le modalità di accesso al Servizio di Assistenza Domiciliare erogate in favore di persone disabili e quelle con disturbi mentali ed è caratterizzato da un complesso di interventi e prestazioni socio-assistenziali, educative, e di sollievo fra loro coordinate ed integrate. Le ore erogate gratuitamente nel 2006, che sono state circa 10.791 per l’assistenza domestica e 6.365 per quella domiciliare educativa, sono confermate e ridistribuite senza retribuzione per l’usufruente ma vengono assegnate da una “Unità Valutativa Distrettuale Disabili Integrata” della quale faranno parte medici di base, coordinatori dell’Ambito, ecc (De Santis, Picciotti, Tomassini).

La bozza di regolamento sarà discussa nel prossimo consiglio comunale del 23 marzo, dopo essere passata in V° commissione “Problemi sociali” martedì 13. Tuttavia la maggiore novità è rappresentata dall’introduzione del “Servizio di sollievo alle famiglie” che si traduce nella possibilità di poter usufruire, rispetto alle ore assegnate ad un singolo utente, una maggiorazione fino al 50% delle ore già assegnate, sia in fascia serale o festiva. L’erogazione è “compartecipata” ovvero con un contributo finanziario delle famiglie e quindi non è del tutto gratis. Il costo viene stabilito di anno in anno dalla giunta, in base sia ai parametri Isee, sia alla struttura famigliare.

Come si legge nel testo-bozza del regolamento, in particolare il “Servizio sollievo alle famiglie” si pone come intervento tutelare, integrativo al servizio domiciliare-educativo e domestico. E’diretto all’intero nucleo famigliare cui la persona disabile appartiene e organizzato con modalità operative appropriate ai bisogni specifici e complessi cui si vuole dare risposta.

Il servizio ha l’obbiettivo di di favorire momenti di “respiro”, di pausa, di riprese delle energie dell’intero nucleo famigliare, laddove si presenti il bisogno di promuovere nuovi spazi di socializzazione e di realzione. Il servizio sostiene il nucleo famigliare che si occupa della persona disabile particolarmente grave in regime di convivenza, al fine di alleggerire periodicamente il “care giver” dal carico assistenziale del congiunto, offrendo un intervento di presa in carico temporaneo del disabile nei periodi maggiormente a rischio quali, prevalentemente, ore serali, fine settimana e giorni festivi.

L’attivazione conta di entrare in vigore dai primi di luglio.