Nel giorno delle celebrazioni nazionali per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia a Grottammare il 17 marzo si dà il via ai lavori di costruzione del nuovo polo scolastico in via Salvo d'Acquisto: «Inauguriamo una fucina di cultura e di idee e un importante investimento per il futuro: sarà a scuola che le nostre nuove generazioni impareranno a pensare e a prendere in mano le sorti del paese», queste le parole dell'assessore alla Cultura Enrico Piergallini.

Grottammare si ricollega così al 1911, quando, in occasione del cinquantenario del Paese, nasceva la Scuola Giuseppe Speranza; cento anni fa le celebrazioni furono particolarmente sentite a Grottammare e una nave della Marina Militare, la Montebello, rimase per tre giorni al largo delle coste cittadine: «altro segno non dubbio che riuscimmo a fare riconoscere ufficialmente l'importanza storica dell'avvenimento e il carattere, non soltanto locale e regionale, ma anche nazionale della commemorazione» si legge in "Onoranze cinquantenarie", il resoconto dei festeggiamenti redatto da Attilio Pignocchi due anni dopo, nel 1913.

Oggi come allora Grottammare richiama l'attenzione sugli eventi che nel 1860 riguardarono il territorio comunale: fu a Palazzo Laureati, infatti, che Vittorio Emanuele incontrà una delegazione di notabili partenopei i quali, preoccupati dalla possibilità che prendesse corpo un governo repubblicano sotto la spinta di Giuseppe Garibaldi, legittimarono ufficialmente il re ad avanzare verso sud.

I rappresentanti dell'amministrazione comunale hanno ricordato ai cittadini presenti, e soprattutto ai bambini, gli «alti ideali di libertà e d'uguaglianza» che hanno mosso i protagonisti del nostro Risorgimento. L'assessore Piergallini ha proposto poi la lettura di brevi passi tratti dal "Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani" di Giacomo Leopardi (in cui il poeta recanatese critica «l'indifferenza e il cinismo» dei propri connazionali) e dal programma del "Conciliatore", periodico fondato a Milano nella prima metà dell'800.

Momento conclusivo della mattinata di festa, accompagnata dalla banda La Marchigiana, è stato l'interramento simbolico dello Scrigno della Memoria: un cofanetto contenente lettere e messaggi dei bambini di oggi destinato a essere aperto dai giovaninissimi che frequenteranno le scuole grottammaresi tra 50 anni, in occasione del 200° anniversario dell'Unità d'Italia.

Le celebrazioni continueranno a Grottammare con un convegno storico il 4 e 5 giugno che vedrà la partecipazione del professor Piero Craveri, docente di Storia Moderna e Contemporanea presso l'Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli.