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SOS alberi

Ascoli Piceno | Legambiente lancia l’allarme: “fermiamo il taglio indiscriminato degli alberi lungo le strade provinciali”.

di Antiniska Oddi

Colle San Marco

"Ancora una volta sperpero di denaro pubblico" punta il dito Legambiente Ascoli Piceno, contro la politica del Comune che si accanisce contro i tigli di Viale Marconi e Via Indipendenza. A onor del vero la potatura degli alberi è fondamentale affinchè si mantengano in buona salute. Ma in questo caso "la potatura è così radicale che i poveri tigli assomigliano più a degli appendiabiti".

Legambiente ne fa una questione di fede ambientalista accusando Claudio Travanti di essere "nemico giurato degli alberi, che non perde occasione per tagliarli comunque e dovunque, e senza prima aver redatto un piano del verde, come egli stesso ha confessato". Se è vero che la potatura preferita di Travanti è quella rasoterra, Legambiente accusa l'Assessore di farsi portavoce di una mentalità radicata nel nostro territorio, secondo la quale "l'albero sporca, toglie la luce, le radici spostano la casa". E così, da dieci anni, la "logica delle motoseghe" prevale sulle "regole del buon senso".

Si preoccupano gli ambientalisti dell'imminente realizzazione della scala mobile sul Colle dell'Annunziata, che sembra essere il prossimo pretesto per un intervento radicale sugli alberi. Un Colle che caratterizza l'intero centro storico di Ascoli, contro il quale l'Associazione ha già inviato una diffida al Comune, minacciando il Sindaco Castelli di chiedere il risarcimento del danno ambientale.

Ma ancora di più preoccupa la proposta di Piero Celani dell'arretramento dell'Autostrada da Porto Sant'Elpidio a Teramo. Se la crisi in questo caso costituisce un valido deterrente, Legambiente pensa ai danni che l'intero progetto causerebbe al paesaggio, che ne uscirebbe definitivamente stravolto.

A questo quadro già di per sé catastrofico, si aggiunge l'opera dell'Assessore Provinciale Allevi che sembra intenzionato ad eliminare tutte le piante che costeggiano le strade provinciali, "compresi quelli bellissimi del Crinale dei Piceni".

Se gli effetti di questa "decisione dissennata" si vedono già lungo la strada Venarottese, lo stesso scempio si sta verificando a Colle San Marco, preda ormai di tutti i privati "a caccia di legna". Mentre la Provincia resta a guardare senza nemmeno negare le autorizzazioni. Legambiente annuncia che contro questa dissennata filosofia verrà chiesto un risarcimento danni per un'opera che andrebbe a incidere pesantemente anche sull'immagine turistica di tutto il Piceno.

19/03/2012





        
  



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