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"Una farmacia per niente partecipata..."

Castel di Lama | "Ritengo che quando un gruppo così numeroso di cittadini-utenti considera sbagliata una scelta amministrativa che li riguarda direttamente, è dovere degli amministratori cercare ogni possibile soluzione alternativa".

di Gianluca Re


La scuola elementare di Piattoni che è stata inaugurata oggi 19 marzo, diventerà a breve anche la sede della nuova farmacia comunale. Caso più unico che raro in Italia, la passata Amministrazione aveva inopinatamente deciso di piazzare proprio all'interno del nuovo plesso un servizio tanto atteso dalla cittadinanza, scatenando le proteste dei genitori. In pochi giorni, la loro mobilitazione ottenne risultati concreti: una petizione sottoscritta da oltre 130 mamme e papà degli alunni della scuola elementare di Piattoni venne inviata al sindaco per chiedere di retrocedere dalla scelta e di individuare una nuova sede.

Fu convocata anche un'assemblea pubblica in cui l'Amministrazione si impegnò a valutare sedi alternative, sospendendo l'esecutività della decisione precedentemente assunta.
Oggi, dopo oltre un anno, la maggioranza nel consiglio comunale è cambiata, il sindaco è stato affiancato da un'altra prima cittadina, ma la farmacia sarà ugualmente aperta nella scuola. Alla faccia della democrazia partecipata di cui ci si riempie la bocca!!

Ritengo che quando un gruppo così numeroso (130 firme rappresentano la quasi totalità dei genitori) di cittadini-utenti considera sbagliata una scelta amministrativa che li riguarda direttamente, è dovere degli amministratori cercare ogni possibile soluzione alternativa.

E lo è tanto più quando a guidare l'amministrazione si trova chi, della partecipazione popolare alle scelte amministrative, dice di voler fare la caratteristica principale della propria azione.

Ma come, viene da chiedersi: il tandem Re-Rossini ha sbandierato ai quattro venti le assemblee del bilancio partecipativo (che sono state trasformate in parate propagandistiche dove, a quanto risulta, non sono emerse proposte alcune), e sulla scelta della sede della nuova farmacia comunale, dove la democrazia partecipata è stata sapientemente esercitata dai genitori, non si è disposti a tornare indietro? E' quale strampalata idea di democrazia è mai questa in cui gli amministratori danno voce solo a quelle idee dei cittadini che coincidono con le proprie?

Per la farmacia comunale esistono siti migliori e più fruibili da parte della cittadinanza che quello individuato e l'opposizione li ha più volte fatti presenti: chiaro è che, se invece di scegliere e amministrare, la neo sindaco continua a rimanere prigioniera delle decisioni assunte dal suo predecessore, tanto valeva tenersi chi già c'era.

Almeno, nello scontro delle idee si era più trasparenti e soprattutto si conosceva chi prendeva le decisioni!

19/03/2005





        
  



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