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Un patto per migliorare la qualità di vita dei cittadini

San Benedetto del Tronto | Alla presenza dei vertici delle forze dell'ordine, Prefetto e Sindaco sottoscrivono un protocollo per la sicurezza. Testo integrale.

Protocollo sicurezza

Il tema della sicurezza, pur comprendendolo, non coincide con quello dell'ordine e della sicurezza pubblica, ma riguarda più complessivamente la qualità della vita delle persone in un territorio. Educazione alla legalità, formazione del personale addetto, prevenzione di fenomeni di disagio, lotta ai vandalismi, tutela della quiete pubblica, informazione alla cittadinanza su come evitare truffe e raggiri, controllo dell'abusivismo sia nel commercio sia nell'urbanistica: sono alcune delle azioni che rientrano nel concetto ampio di "sicurezza" e che sono infatti tra gli impegni che il Comune assume con il patto che questa mattina è stato firmato, nella sala "Eleonora Marcelli" del vecchio Municipio, dal sindaco Giovanni Gaspari e dal prefetto di Ascoli Pasquale Minunni.

Presenti i vertici delle forze dell'ordine (il questore Giuseppe Fiore, il dirigente del commissariato di Polizia Marco Fischetto, il comandante del Corpo Forestale dello Stato Benedetto Ricci con il comandante della stazione di S. Benedetto Giuseppe Pierantozzi, il comandante della compagnia Carabinieri Giancarlo Vaccarini, il maresciallo Giuseppe Iobbi per la compagnia della Guardia di Finanza, Il comandante della Capitaneria di porto Daniele Di Guardo, il comandante della Polizia Municipale Giuseppe Coccia), sono stati i due firmatari dell'intesa a descriverne le caratteristiche.

"Si tratta di rafforzare e ampliare quell'azione di prevenzione - ha spiegato il Sindaco - che il Comune conduce già su più fronti e che richiede un investimento annuo di circa 70.000 euro per corsi di formazione, "progetto notti" per mandare in pattuglia la Polizia Municipale anche fuori dall'orario ordinario, progetti di educazione stradale nelle scuole, controlli sui rumori e così via. Senza dimenticare azioni che hanno riflessi indiretti sul bilancio comunale, come l'acquisto da parte dell'Azienda Multiservizi di una macchina per la pulizia delle scritte sui muri, le campagne di informazione alla cittadinanza effettuate attraverso il Bollettino Ufficiale Municipale, le norme in materia di occupazione di suolo pubblico già approvate o quelle per la spiaggia di prossima approvazione che consentiranno agli operatori della sicurezza di muoversi in contesti normativi più chiari".

Il prefetto Minunni, nel ricordare il merito dei suoi predecessori nella stesura del protocollo, ha affermato che, pur ricoprendo questo ruolo da poco più di un mese, ha notato il grande spirito di collaborazione tra istituzioni nell'essere presenti su questo fronte ed ha anticipato due proposte che saranno oggetto di concertazione con enti locali e forze dell'ordine: un sistema di controllo "in tempo reale" dei monitor collegati agli impianti di videosorveglianza installati nei punti più critici delle città (quindi non una revisione delle registrazioni quando c'è la denuncia di un episodio delittuoso, ma un'allerta immediato con personale addetto alla visione) e una modifica, da concordare con le dirigenze scolastiche, dei regolamenti di disciplina delle scuole superiori che porti a commutare le sanzioni per gli studenti in giornate di lavori socialmente utili.

"E' un esperimento portato avanti nella mia precedente esperienza di Vercelli - ha detto il dr. Minunni - che sta dando risultati molto incoraggianti".

PATTO PER LA SICUREZZA

TRA
LA PREFETTURA - UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI
ASCOLI PICENO
E
IL COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Il Prefetto della Provincia di Ascoli Piceno ed il Sindaco del Comune di San Benedetto del Tronto
VISTE le direttive e le linee guida per una piattaforma comune dei "patti per la sicurezza", emanate dal Ministro dell'interno il 15 febbraio 2008 (n. 556/A.1/83);

CONSIDERATO che la sicurezza è percepita dai cittadini come un diritto primario e una componente indispensabile della qualità della vita e che vi e l'esigenza che tale diritto sia garantito non soltanto in relazione al fenomeno della criminalità organizzata, ma anche in rapporto ai fenomeni di criminalità individuale e diffusa presenti sul territorio dove si vive e si lavora, alla cui base vi è la rete dei valori e dei servizi che contribuiscono a definire l'identità territoriale nella quale le comunità locali si riconoscono;

che è divenuta sempre più diffusa la necessità di favorire iniziative che consentano di superare l'insicurezza che i cittadini avvertono nei vari centri urbani, siano essi di grandi o piccole dimensioni, e la paura di restare vittime della cosiddetta criminalità di strada;

che l'ordine e la sicurezza sono beni che ogni società deve garantire ai propri componenti e che, quindi, debbono essere alla base di qualsiasi tipo di iniziativa ed accordo sociale;

che garantire livelli possibili di sicurezza richiede un sistema complesso d'interventi e, soprattutto, che tutti gli attori (Forze di Polizia, Ente Locale, ecc.) svolgano, in pieno, il proprio ruolo, lavorando insieme per obiettivi comuni e si mettano quotidianamente in discussione, per migliorare i servizi dati alla collettività;

che il tema della sicurezza, pur comprendendolo, non coincide con quello dell'ordine e della sicurezza pubblica, ma riguarda più complessivamente la qualità della vita delle persone in un territorio;

che sulla base della positiva e proficua esperienza di collaborazione, già in essere fra l'Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto e la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo - appare opportuno impostare ulteriori modelli di governo della sicurezza urbana, in modo da affiancare gli interventi per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica alle iniziative volte a favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita, quali la sicurezza della circolazione, la salvaguardia dell'ambiente, la tutela del consumatore, la promozione sociale ed educativa, la salvaguardia e lo sviluppo del tessuto economico e produttivo;

che per gli interventi di cui al presente patto sono disponibili nel bilancio di previsione del Comune di San Benedetto del Tronto dell'anno 2010, le seguenti risorse economiche che saranno impiegate direttamente per la liquidazione delle sottoelencate spese senza affluire presso la Prefettura:

~ corsi di formazione: somma disponibile €. 6.000,00;

~ acquisto beni: somma disponibile €. 2.500,00;

~ ufficio tecnico del traffico (infortunistica stradale): somma disponibile €. 11.000,00;

~ educazione stradale nelle scuole: somma disponibile €. 15.000,00;

~ controlli inquinamento acustico (quiete pubblica): somma disponibile €. 4.000,00;

~ attività di controllo del territorio, cosiddetto "progetto notti", già posto in essere nel 2009 con uno stanziamento di €. 31.500,00 e nuovamente finanziato nell'anno in corso con pari o superiore somma.

PRESO ATTO che la competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica e di contrasto alla criminalità appartiene allo Stato, che la esercita, in termini generali, attraverso il Prefetto, Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, mentre rientra tra le attribuzioni dell'Amministrazione Comunale la possibilità di rappresentare le istanze di sicurezza di coloro, italiani e stranieri, che soggiornano regolarmente sul territorio, facendosi promotrice delle iniziative di prevenzione sociale e volte a migliorare la vivibilità e la qualificazione dei luoghi di vita, che, pertanto, possano concorrere a prevenire fenomeni di disagio e comportamenti devianti;

RITENUTO che la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo ed il Comune di San Benedetto del Tronto debbano incrementare la collaborazione interistituzionale in atto rafforzando la percezione di sicurezza dei cittadini attraverso una intensificazione dell'attività conoscitiva delle problematiche che interessano il territorio del Comune di San Benedetto del Tronto, nell'assoluta chiarezza delle specifiche responsabilità e competenze rispondendo ai cittadini del rispettivo operato con la massima trasparenza al fine di contribuire ancor più ad accrescere la fiducia e la credibilità delle istituzioni pubbliche;

CONVENGONO QUANTO SEGUE
ART. 1

Il Comune, tramite il Corpo di Polizia Municipale, secondo le modalità e i limiti previsti dalle normative vigenti in relazione alle rispettive competenze, s'impegna:

a)a collaborare con le Forze di Polizia anche tramite il Corpo di Polizia Municipale secondo le modalità e i criteri previsti dalla normativa vigente;

b)a proseguire e ulteriormente intensificare l'attività di rilevamento degli incidenti stradali da parte della Polizia Municipale;

c)a garantire mediante il Corpo di Polizia Municipale l'azione a presidio degli istituti scolastici, dei quartieri periferici e dei parchi: al riguardo, in sede di coordinamento interforze, verranno concordati mirati servizi nei predetti settori;

d)a garantire mediante il Corpo di Polizia Municipale inoltre l'attività di:

- prevenzione e controllo dei fenomeni di disturbo alla quiete pubblica;

- sensibilizzazione a fini preventivi su possibili forme di truffa ovvero raggiri;

- controllo sul rispetto delle ordinanze del Sindaco emesse a seguito dell'entrata in vigore delle norme inserite nel cosiddetto "pacchetto Sicurezza";

- monitoraggio del fenomeno degli insediamenti abusivi;

- prosecuzione nella sperimentazione dell'esperienza di polizia di prossimità (squadre di quartiere);

e)a sviluppare, attesa l'importanza dell'economia locale e dello standard legale, il controllo ed il contrasto al fenomeno dell'abusivismo commerciale, nella molteplicità dei suoi aspetti, al fine anche di prevenire episodi di intolleranza e malcontento della categoria con eventuali turbative alle condizioni di sicurezza pubblica, richiedendo al Prefetto, se del caso, il concorso delle Forze di Polizia;

f)in ordine alla consistente presenza di extracomunitari nel territorio, a monitorare tale presenza, con particolare riferimento alla situazione abitativa e all'inserimento lavorativo, favorendo l'integrazione degli stessi nel tessuto sociale della Città;

g)a sviluppare intese congiunte per agevolare il monitoraggio degli appalti, delle autorizzazioni agli esercizi pubblici e commerciali, degli interventi urbanistici e delle iniziative di assetto urbanistico finalizzate al recupero ed alla riqualificazione delle aree urbane; ciò avverrà anche mediante l'ulteriore approfondimento, da parte del Comune di San Benedetto del Tronto, dell'analisi dei dati sulle autorizzazioni degli esercizi pubblici e commerciali, arricchiti di tutti gli elementi di interesse sulla base di periodiche informative fornite dall'Amministrazione all'Ufficio Territoriale del Governo;

h)ad assumere iniziative di riqualificazione e di illuminazione degli spazi pubblici finalizzate a ridurre i fattori di insicurezza, collaborando con la Prefettura nella realizzazione del miglioramento dei servizi di controllo del territorio, anche attraverso l'impiego di tecnologie per la sorveglianza a distanza, previo esame di tali dispositivi di sicurezza in sede di C.P.O.S.P.;

i)a ricercare e sviluppare nuove forme di cooperazione operativa, attraverso le Forze dell'Ordine ed in collaborazione con la Polizia Municipale, anche mediante il ricorso a sistemi di videosorveglianza, nel rispetto delle norme che tutelano la riservatezza dei dati personali e delle direttive emanate in materia con circolare dipartimentale dell'8 febbraio 2005;

ART. 2
La Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo s'impegna:

a)a concordare con l'Amministrazione Comunale, in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, le modalità generali di collaborazione tra le Forze di Polizia e la Polizia Municipale;

b)a fornire al Sindaco di San Benedetto del Tronto i dati sull'andamento dei reati in presenza di situazioni di allarme sociale, fermo restando che la comunicazione nei confronti della popolazione dovrà essere nei termini e modi preventivamente concordati con questa Prefettura;

c)a fornire periodicamente al Sindaco elementi articolati di conoscenza sulle iniziative di prevenzione e di contrasto dei fenomeni di criminalità presenti sul territorio, nonché elementi di giudizio ed ipotesi interpretative sulla qualità e sulle cause immediate e remote di tali fenomeni;

d)a promuovere anche con la costituzione di gruppi di lavoro misti, in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, d'intesa con il Comune di San Benedetto del Tronto, interventi coordinati sul territorio della Città che prevedano la collaborazione, a livello informativo e di supporto ed ai fini di prevenzione e controllo, della Polizia Municipale nel settore del contrasto alla criminalità diffusa, con particolare riferimento ai fenomeni della tossicodipendenza e dello spaccio di droghe, alla prostituzione, ai furti ed ai danneggiamenti alla pubblica e privata proprietà, ferma restando la generale competenza nel controllo del territorio di ciascuna Forza di Polizia;

e)a promuovere congiuntamente iniziative nel campo della sicurezza stradale, conformi al Piano Nazionale sulla sicurezza stradale, ferme restando le specifiche competenze in materia di coordinamento dei servizi di polizia stradale da parte del Ministero dell'Interno e, quindi, dell'Ufficio Territoriale del Governo;

f)a concordare iniziative di aggiornamento e di approfondimento comuni alle Forze di Polizia ed appartenenti al Corpo della Polizia Municipale su specifici aspetti operativi del problema del governo della sicurezza;

g)a sviluppare forme di collaborazione nel settore della formazione e dell'aggiornamento professionale, anche al fine di consentire che ai corsi formativi promossi, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, dall'Amministrazione dell'Interno o dal Comune di San Benedetto del Tronto possano partecipare, reciprocamente, appartenenti alle Forze di Polizia ovvero al Corpo della Polizia Municipale, qualora si tratti di materie di interesse per l'attività istituzionale di ciascuno.

ART. 3

DISPOSIZIONI COMUNI E FINALI
1) Per la trattazione di specifiche materie o problematiche particolari saranno previsti i seguenti incontri per la formazione e l'aggiornamento professionale congiunto delle Forze di Polizia, ai quali saranno invitati a partecipare anche altri soggetti istituzionali, nonché rappresentanti di categorie sociali, produttive ed economico-commerciali:

DEVIANZE MINORILI (seminario con il coinvolgimento della Procura della repubblica per i minorenni di Ancona, delle Forze dell'Ordine operanti sul territorio di San Benedetto del Tronto ed il Settore Servizi Sociali comunale);

TUTELA AMBIENTALE ED URBANISTICO-EDILIZIA (seminario con il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, delle Forze dell'Ordine sul territorio di San Benedetto del Tronto ed il Settore Servizi Sociali comunale competente).

2) Potranno essere costituite apposite Commissioni o gruppi di lavoro, per elaborare progetti nel settore del governo della sicurezza anche per l'accesso ad eventuali possibilità di finanziamento.

3) Il presente Patto avrà durata di anni 2 (due) dalla data di sottoscrizione e s'intende tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo contrario avviso espresso anche da una sola delle due Amministrazioni reso noto con almeno sei mesi di anticipo.

4) L'Ufficio Territoriale del Governo ed il Comune si riservano di integrare o modificare il presente patto durante tutto il periodo della sua vigenza.

5) Le attività oggetto del presente Patto per la Sicurezza costituiranno oggetto di specifica verifica semestrale che sarà effettuata di concerto tra la Prefettura di Ascoli Piceno ed il Dirigente del Settore di Polizia Municipale del Comune, o suo delegato, e sottoposta all'esame del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.

IL PREFETTO
Pasquale Minunni

IL SINDACO
Giovanni Gaspari

 

 

02/03/2010





        
  



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