Per uniformare il concetto europeo di carne di "vitello", la Commissione Europea ha lanciato su internet  una consultazione aperta a tutti i cittadini dell'Unione, invitandoli a rispondere ad una serie di domande riguardanti la loro cognizione su questo tipo di carne.

Per partecipare, basta compilare il questionario disponibile in italiano sul sito
www.europa.eu.int/yourvoice/consultations/index fr.htm. scegliendo tra le risposte indicate. Alle domande del tipo: quali caratteristiche della carne di vitello ritiene più importanti (colore, tenerezza, sapore o altro) o se si ritiene fondamentale il metodo dell'allevamento dell'animale e l'età della sua macellazione, si passa alla richiesta di un parere sulla necessità di dare un'armonizzazione della definizione di vitello a livello comunitario.

Pur essendo la produzione e il consumo della carne di vitello rilevanti solo in alcuni Stati membri (tre Paesi da soli realizzano quasi il 75% della produzione comunitaria), questo tipo di carne si produce e si consuma nella quasi totalità degli Stati dell'Unione.

La carne venduta sul mercato comunitario, sotto la denominazione di "vitello", proviene da animali allevati secondo differenti metodi di allevamento. Le caratteristiche in termini di alimentazione, di età e di peso alla macellazione degli animali, variano sensibilmente.

Più aumenta l'età dell'animale, più il consumo a base di latte (o prodotti caseari) viene sostituito da una alimentazione di cereali e di foraggi erbosi, con il conseguente aumento del peso. Questo fa sì che cambino anche le caratteristiche organolettiche (colore, struttura, sapore) delle carni ottenute.

Pertanto, nell'interesse del consumatore, diversi Stati membri hanno chiesto alla Commissione di armonizzare a livello comunitario la definizione di "vitello".