Concerto di Pasqua anche ad Ancona, dove martedì 22 marzo alle 21, al Teatro delle Muse, verrà replicato il “Requiem” di Mozart già eseguito domenica 20 marzo nella cattedrale di Fermo dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dal maestro Corrado Rovaris e il coro “Vincenzo Bellini” del maestro Matteo Salvemini. Cantanti di assoluto rilievo: Caterina Borruso soprano, Veronica Simeoni alto, Alessandro Liberatore tenore, Andrea Concetti, basso (questi ultimi due tra i protagonisti della “Bohème” andata in scena alle Muse dal 20 al 23 gennaio).

Prima del concerto, alle 20,30, sarà consegnato il premio internazionale “Franco Corelli” (prima edizione) a Corrado Rovaris, per la direzione de “Il Re pastore” di Mozart nella stagione lirica 2003/04. A Rovaris sarà consegnata una scultura appositamente realizzata da Eliseo Mattiacci.

Come è noto Mozart non ultimò il “Requiem”, commissionato nel luglio 1791 dal conte Franz Walsegg-Stuppach per celebrare l’anniversario della morte della giovane moglie scomparsa in quello stesso anno. Fu quindi completato dall’allievo prediletto Franz Xaver Süssmayr, al quale si era rivolta la vedova del compositore, Constanze. Il requiem fu consegnato a Walsegg nel 1793, circolò come suo, ma Costanze, che ne aveva fatta una doppia copia lo fece eseguire come di Mozart nello stesso anno. Nel 1800 Breitkopf e Hartel lo pubblicarono nella versione a noi nota oggi.

I primi due numeri che lo compongono sono interamente autografi, gli ultimi tre furono composti ex novo da Süssmayr (per il conclusivo Agnus Dei riprese il brano iniziale, forse seguendo indicazioni dello stesso Mozart). Autentiche anche le linee delle voci nella parte centrale dell’opera, quella del basso e alcune indicazioni di strumentazione. Indiscutibile tuttavia che in anche in questa veste il “Requiem” appaia un capolavoro.

W.A.Mozart (1756-1791)
“Requiem in re minore K 626 per soli, coro e orchestra”
(circa 60 minuti)