Altrimenti, dichiara Mandozzi, ci penserà la Corte dei Conti, che ha convocato la Provincia per il prossimo 4 aprile ad Ancona.

Inutile resistere oramai, rischiando di fare più danni di quanti non ne siano già stati prodotti. Il presidente Celani non perda ulteriormente tempo e venga in Consiglio Provinciale a presentare la delibera di "Dissesto pilotato" o, più propriamente (visto che il centro-destra tiene molto alla forma ma, purtroppo per i cittadini del Piceno, meno alla sostanza) la "Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale", così come previsto dall'art. 243/bis della legge n.174 dell'8.12.2012, per gli enti locali che, nel certificare il Bilancio, accertano il mancato rispetto del Patto di Stabilità.

E' il caso della Provincia di Ascoli, il cui disavanzo finanziario si attesta intorno ai 9 milioni di euro.
Chiederò la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per lunedì prossimo, propedeutica alla convocazione, entro il 3 aprile, del Consiglio Provinciale. Perché entro il 3 aprile? Perché il 4 dello stesso mese la Provincia è stata convocata ad Ancona dalla Corte dei Conti, e se entro quella data non avremo approvato la delibera in oggetto, sarà lo stesso organo di controllo giurisdizionale ed amministrativo dello Stato ad intervenire.

"Il Re è nudo", si sarebbe detto in altri tempi, se non fosse che il momento è veramente drammatico.
Il Presidente Celani e la sua Giunta non perdano altro tempo: ogni giorno che passa si manifestano nuove emergenze. Ultima, il finanziamento di 105 mila euro per la sistemazione del tratto ferroviario Ascoli-Porto D'Ascoli.


Le relazioni del dirigente finanziario della Provincia e della Corte dei Conti sono state fin troppo chiare nel denunciare il dissesto finanziario della Provincia. Dissesto che è dovuto in larga misura alla sciagurata gestione della divisione della Provincia con Fermo. E' quindi ora che gli amministratori, e non solo loro, rispondano dei danni che hanno provocato, anche perché alcuni dipendenti si sono già rivolti all'autorità giudiziaria per richiedere i danni subìti.

Non si può più tollerare il fatto che tali amministratori non si assumano la responsabilità di atti amministrativi insiti nella P.A.
Io ed altri assessori, già nel 2009, nell'atto amministrativo della divisione, votammo contro quella delibera e denunciammo tutti i danni e gli insiti rischi di carattere finanziario che oggi purtroppo sono venuti alla luce.

E' proprio per questo dunque, che chiediamo al Presidente Celani di assumersi per una volta una responsabilità, venendo in Consiglio Provinciale con la proposta di delibera sopra indicata, tesa a salvaguardare le imprese, i creditori ed in particolar modo gli stipendi dei lavoratori dipendenti, in un momento di così grave crisi economica.
Con l'auspicio che questo sia uno degli ultimi atti della Giunta provinciale, augurandoci che il nuovo Governo che s'insedierà riduca o elimini definitivamente le Province.

*Capogruppo Pd
Provincia di Ascoli Piceno