'Con soddisfazione non piccola ufficializziamo cose già manifestate in sede di consiglio, ma si sa che in Italia con i tempi della pubblica amministrazione le scadenze si allungano e non e'scontato arrivare subito alla concretizzazione'.

Con queste parole il sindaco annuncia i trasferimenti demaniali di 'zone strategiche' della città, tra cui la rimessa della scuola vela, il consorzio turistico, un opificio, il bocciodromo e la pista di pattinaggio. Manca all'appello l'area dell'ex galoppatoio, che rimane di pertinenza del demanio marittimo, ma su cui si sta lavorando per verificare la possibilità di includerla nel patrimonio comunale.

In esso confluiscono i nuovi acquisti, che prevedono una decurtazione dallo Stato dei trasferimenti previsti in base al valore delle aree, a cui è' corrisposto un canone che sarà pagato dagli ospitanti legittimi, in base a convenzioni alla cui scadenza si procederà con bandi e gare di assegnazione. Gli immobili di grande valore possono anche essere venduti dal comune, fatto salvo il vincolo di destinazione, che rimane invariato.

La vicenda del contenzioso sui canoni demaniali, relativa ai pagamenti pregressi, e'in fase di soluzione', spiega l'architetto Sinatra. 'Non ci saranno costi aggiuntivi, pagheranno a noi gli affitti che sono l'equivalente di un minor trasferimento, con la garanzia dell'utilizzo e della destinazione. Vogliamo tutelare il cuore verde sportivo nel centro della città' spiega Gaspari.

'Si tratta di un provvedimento che è' la diretta conseguenza della legge sul federalismo fiscale e demaniale, il comune ha presentato delle istanze per il trasferimento dei beni presenti in un elenco pubblicato dal demanio statale e l'acquisizioni è' avvenuta per una ventina di beni sui settanta circa richiesti' puntualizza Sinatra .

Per il Maggioni occorrerà aspettare l'autorizzazione ministeriale, poiché il bene vale più di 1.000.000, calcolato in base al valore dei canoni e degli indennizzi.

'La legge Prevede un trasferimento a titolo non oneroso, e il bene trasferito trasferito, se occupato, produce un canone, di cui il bilancio statale non può privarsi, e l'attuale canone viene girato agli occupanti, per un totale di 56.000 decurtati dai trasferimenti statali che finiscono nelle tasche del comune, anche se non viene chiarito per quanto tempo, in teoria per sempre per come è messo il decreto' sottolinea Gaspari.

'I beni sono stati acquisiti per la valorizzazione, possono essere venduti, con il vincolo di destinazione urbanistica che rimane. Lo stato preferisce trasferire beni del demanio perché non ci sono più soldi. I minori trasferimenti sono compensati dagli affitti, quando finiranno le convenzioni di gestione ci saranno i bandi, ma resterà la destinazione attuale' conclude il sindaco.

Mentre il Bilancio è appeso alla raccolta dei fondi statali per il rimborso dell'Imu pari a 1.700.000 eu - ' i soldi si troveranno, siamo fiduciosi di approvare il bilancio e il consuntivo entro il 30 aprile' - Gaspari annuncia che pagherà per il provvedimento che lo riconosce colpevole e poi presenterà il ricorso.

Se grande soddisfazione accompagna la notizia dei trasferimenti, lo stesso non si può dire per i commenti poco lusinghieri degli ospiti della Tirreno adriatica, che hanno trovato la città 'sporca', con la conseguente pubblicità negativa.

Da viale Buozzi ai marciapiedi, vicino al traguardo, fino ai cumuli di pini abbattuti lasciati ai margini delle strade, per non parlare dell'imbrattare dei cani con la complice maleducazione dei proprietari, la città deve ancora farsi bella per la stagione estiva, ma chi la denigra è' uno 'scemo' - ne è sicuro Gaspari - poiché la sporcizia e' dovuta al nubifragio di dieci giorni prima.La città si è' presentata nel modo migliore possibile, i cantieri per abbellirla proliferano ovunque, si può fare di meglio, ma in tv nessuno ha visto la sporcizia e io ho ricevuto solo complimenti'.

E continua ' la differenza tra me e i detrattori che godono nel veder denigrare la città è' che io penso positivo' conclude sferzante. Se con i buoni propositi si facesse pulizia, la Riviera brillerebbe come una perla. Di cui, per ora, rimane solo il guscio.