"Amore mio, per te farei di tutto lo sai. E tu invece ti faresti tutti. Ho sempre cercato di proteggere il nostro amore. E invece tu l'hai distrutto. E dopo sette anni di matrimonio, voglio raccontare a tutta Italia il tuo spregevole tradimento».



Comincia così, la lunga lettera del famigerato Enzo all'ex moglie fedifraga, Lucia, pubblicata venerdì 13 marzo a tutta pagina (a pagamento) sul Corriere della Sera. Rimbalzata sui siti, condivisa sui social, la "missiva del cornuto" è diventata presto un "caso" in rete e fuori, scatenando ovunque dibattiti sul tradimento.

Per me, blogger che si occupa da molto di questi piccanti argomenti, quella costosa lettera ha destato subito qualche perplessità: ero sicura che non si trattasse di una lettera autentica. Troppo scritta bene, uso di frasi note al grande pubblico quali "Avevano un fuori menù speciale", "Tu e i tuoi "amici", "Tutte le sfumature dei colori dell'amore", "Ma non immaginarci qui da soli, io e la mia ossessione".

La domanda che mi ponevo era chi potesse spendere tanti soldi per una bufala di quel genere e soprattutto quale fosse il suo scopo. Sicuramente un'operazione di marketing, ma per quale prodotto?



Ieri è stata finalmente svelata la verità: il canale televisivo Real Time, ha lanciato un nuovo show -Alta Infedeltà- il cui nucleo produttivo è lo stesso del (benemerito) "Sconosciuti" in onda su RaiTre. Si passa, insomma, dalla più seria rete Rai alla frizzantina Real Time con uno "scripted reality" ovvero storie di tradimenti in cui i tre personaggi sono attori che pettinano una già pettinata vicenda.

Molti di voi mi hanno contattato sulla mia pagina facebook per chiedermi come mai è scomparsa la mia rubrica "Corna d'oro" ospitata da qualche settimana sul giornale online "Ilquotidiano.it".
Non per vantarmi, ma l'idea di un "novel reality" proprio sull'argomento "tradimenti" mi era venuta in mente molto tempo fa e dopo molte ricerche avevo trovato nell'illuminato Direttore de "Ilquotidiano.it" lo spazio appropriato.

La rubrica aveva avuto molto successo, come testimoniavano gli ingressi in lettura, le telefonate in redazione e i commenti sulla mia pagina Facebook, ma né io né il direttore avevamo pensato a quel venticello rossiniano che è la calunnia o ancor peggio la chiacchiera di paese.

Voi non ci crederete, ma qualcuno si era riconosciuto in quelle storie di pura fantasia, che si rifacevano solamente ad archetipi letterari e, insieme al direttore, avevamo deciso di chiudere la rubrica.

Ora potete godervi il programma patinato su Real Time, ma permettemi un consiglio: se proprio bisogna guardarlo armatevi di ironia e cercate di ridere delle battute sulle corna e sui lavori da fare in casa per alzare l'altezza delle porte.