“Tutto esaurito” ben ripagato alle Muse di Ancona, dove il Requiem di Mozart diretto ieri sera da Corrado Rovaris ha ottenuto lunghissimi applausi, indirizzati con eguale convinzione al coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” del maestro Matteo Salvemini, come all’Orchestra Filarmonica Marchigiana o ai cantanti: il soprano Caterina Borruso, l’alto Veronica Simeoni, il tenore Alessandro Liberatore  il basso Andrea Concetti.

 

Prima del “concerto di Pasqua” (collaborazione tra società Amici della Musica “Guido Michelli”, Fondazione Teatro delle Muse, Fondazione Orchestra Regionale delle Marche) è stato consegnato il premio intitolato al grande tenore anconetano Franco Corelli (1921-2003), prima edizione, riservato ai musicisti che debuttano alle Muse, come appunto Rovaris con Il Re pastore di Mozart in apertura della stagione 2003/2004.

 

Il premio è un’opera d’arte appositamente realizzata da un’artista locale, quest’anno Eliseo Mattiacci, ed è stato consegnato dal sindaco Fabio Sturani, affiancato dall’assessore alla cultura Antonio Lucarini (che è anche presidente della commissione del premio) e dal direttore artistico della stagione lirica Alessio Vlad.

 

Infine spazio alle note. Tempi rapidi, non rapidissimi, meno di un’ora. Un’esecuzione di grande suggestione, nella quale il maestro Rovaris ha esaltato colori e dinamiche. Il coro ha retto perfettamente la prova. Straordinari i cantanti: Concetti e Liberatore, d’altra parte, erano già noti al pubblico delle Muse almeno per la “Bohème” di due mesi fa.