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Presentati i candidati dei Democratici di Sinistra

Ascoli Piceno | Autorevoli amministratori del territorio si candidano per non disperdere le conoscenze acquisite. Il rilancio dell’Italia è possibile grazie alla profonda conoscenza del tessuto sociale dei singoli territori regionali

di Federico Biondi


La direzione regionale dei Democratici di Sinistra delle Marche ha concorso direttamente alla formazione della lista dell’Ulivo per la Camera dei Deputati e ha avanzato le proprie proposte per la lista del Senato della Repubblica. L’incontro che si è tenuto presso la Libreria Rinascita è stata l’occasione per ribadire che la legge elettorale varata dal centro destra non da’ possibilità agli elettori di indicare il proprio rappresentante. Nonostante ciò, i Democratici di Sinistra hanno indicato per ogni provincia autorevoli rappresentanti locali che vantano alle loro spalle anni di attività politica e di amministrazione pubblica.
 
Così facendo i Democratici di Sinistra rimangono legati al territorio e non disperdono le conoscenze acquisite, conoscenze che torneranno utili nel momento in cui si dovrà rilanciare l’economia italiana, è necessario quindi essere profondi conoscitori del tessuto sociale dei singoli territori regionali. Il rilancio del sistema Italia parte da ogni realtà locale, dalle eccellenze produttive di ogni singola comunità, “noi pensiamo di ripartire dallo sviluppo locale – dice il segretario regionale dei DS Massimo Vannucci che aggiunge – il nostro partito sa coniugare modernizzazione e giustizia sociale”.
 
Per una economia competitiva è necessario aggregare le piccole imprese presenti sul territorio per raggiungere quella dimensione critica che permette di affrontare i mercati internazionali e nel contempo aiutare le aziende che investono nella ricerca e nell’innovazione. Vannucci comunque ricorda che c’è una “questione marchigiana” a cui il governo Berlusconi non ha saputo dare risposte, il ritardo infrastrutturale, una criticità che bisognerà risolvere necessariamente e in tempi brevi.
 
Un’emergenza regionale e soprattutto un’emergenza per il territorio piceno, il quale deve necessariamente collegarsi con il nord dell’Abruzzo (Teramo) e con Roma (la salaria). L’Italia di per se è un molo naturale, è posizionata al centro del Mar Mediterraneo, e la Regione Marche si candidata a piattaforma logistica, ma per far ciò bisogna rafforzare i porti, gli aeroporti, le ferrovie, le autostrade e le superstrade.
 
C’è molto da lavorare e secondo il segretario regionale dei Democratici di Sinistra il progetto del Quadrilatero, proposto dal Governo Berlusconi e perorato da Baldassarri, ha bloccato sovrapponendosi i progetti redatti dal precedente Governo di centro sinistra. Si riparte proprio da quei progetti per rilanciare il sistema marchigiano che a sua volta può essere volano per il resto del paese. Progetti finanziati le cui risorse sono state dirottate non si sa dove o per cosa, facendo rimanere di fatto la regione Marche senza un’opera pubblica viaria. In tutto ciò, secondo Vannucci, c’è la responsabilità dei vari Senatori marchigiani eletti nelle file del centro destra, che nonostante facessero parte del Governo, non hanno saputo farsi assegnate risorse già assegnate.
 
Questa è la risposta ad alcune dichiarazioni per mezzo stampa rilasciate da alcuni Senatori di centro destra che credono di essere necessari per lo sviluppo della regione, ma di fatto non hanno realizzato niente ne per le Marche ne per le proprie circoscrizioni elettorali. A questa controversia si agganciano anche l’ex Senatore della Repubblica Giovanni Ferrante e l’ex presidente della Provincia Pietro Colonnella. Il primo ricorda come le risorse da lui trovate per l’ammodernamento della Salaria siano scomparse nel nulla, mentre Colonnella è diretto, “Ciccanti non ha fatto nulla per Ascoli Piceno e per il territorio provinciale. Il centro destra non ha capacità di governo, basti pensare alla città di San Benedetto del Tronto, rimasta senza sindaco e a tutt’oggi presieduta dal commissario prefettizio”.
 
Colonnella nel suo intervento ha ricordato i risultati ottenuti nei suoi otto anni di mandato come presidente della Provincia di Ascoli Piceno, comunque la conferenza stampa organizzata dalla segreteria provinciale e in particolare dal dottor Valerio Lucciarini, è stata introdotta dall’avvocato Mauro Gionni il quale ha elencato i punti di forza, le criticità e le urgenze del territorio marchigiano e piceno.
 
Occupazione, infrastrutture e viabilità, università, risanamento del sito industriale della Sgl Carbon, la costituzione della nuova provincia di Ascoli Piceno sono alcuni delle tematiche successivamente approfondite dai candidati presenti alla conferenza stampa. Oltre a Colonnella e Ferrante, entrambi candidati per il Senato della Repubblica, a Vannucci candidato per la Camera erano presenti Silviana Amati più volte presidente del Consiglio Regionale delle Marche, il Sindaco di Castel di Lama Patrizia Rossini. La prima è la capolista per il Senato la seconda è candidata per la Camera dei Deputati nelle Marche.
 
La candidatura di due donne, di cui una capolista, è il chiaro segnale di una diversità tra i due schieramenti, centro destra e centro sinistra: il primo allontana la donna dall’impegno politico, il secondo la reputa una componente indispensabile per dare quell’apporto e quell’effettiva rappresentatività. Presente alla conferenza stampa Fabrizio Morri, dirigente nazionale della quercia e braccio destro di Fassino, di origini marchigiane attualmente in corsa per la Camera dei Deputati nel collegio marchigiano.

24/03/2006





        
  



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