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Cartoomics 2003 Milano

| Il 10° Salone del Fumetto, Dei Cartoons, Dei Videogames.

di Corrado Ruiz

Il mondo della fantasia è qui. La fantasia ti prende per mano e ti conduce attraverso la miriade di testi, riuniti in collane o isolati, a ritrovare l'altra fantasia , quella degli autori; veri maestri nel rappresentare figurativamente la parola e il tratto somatico di personaggi immaginari o reali.
TOLKIEN, l'autore del "SIGNORE DEGLI ANELLI" ritiene che la fantasia è una facoltà umana intrinseca.

E l'uomo è creativo principalmente con fantasia in un genere letterario che ha ricevuto alternativamente elogi e critiche.
Bisogna dire principalmente che la creatività del genere in questione svolge una funzione importantissima. I racconti a fumetti sono presentati in sequenze separate da spazi vuoti che debbono essere colmati dal lettore. In ciò si attiva l'attività intellettiva che è fondamentale per lo sviluppo della creatività in ogni settore della conoscenza e della produzione concettuale.

Ma tuttavia, e proprio per questo suo carattere di schematismo, il genere è stato criticato: per il fatto che interrompe la "lettura".
Basti pensare che esso si è sviluppato nello stesso periodo in cui uno dei maggiori editori italiani, ANGELO RIZZOLI, creava la B.U.R. con l'intento di divulgare romanzi, racconti, poesie di livello culturale elevato e così stimolare l'amore alla lettura formativa in senso tradizionale.
Ora la critica si è affievolita, in tempi in cui l'avanzata del racconto per immagini, tecnologizzato, minaccia la sopravvivenza di ogni altro genere.

Forse nell'era tecnologica e mediatica il fumetto riporta a condizioni per molti versi simili a quelli della lettura tradizionale, anche se principalmente nell'ambito del dilettevole.
A percorrere i vialetti della mostra di Milano c'è da rimanere meravigliati per la gran massa di opere e la diversità delle tematiche trattate.
Il tema del SUPEREROE è certamente quello più diffuso: BATMAN, TARZAN,L'UOMO RAGNO, MANDRAKE,ecc. sono quelli rimasti più a lungo presenti nell'editoria fumettistica.
Ad essi si sono aggiunti i recenti racconti su GUERRE STELLARI, IL SIGNORE DEGLI ANELLI, che in parte hanno preso il posto dei riferimenti a personaggi della MITOLOGIA e della STORIA.
L'epica dei PIONIERI del nuovo mondo ha trovato seguito nei racconti di avventura della CONQUISTA DEL WEST americano con diverse divagazioni sulla lotta fra bianchi e pellerossa restii ad ogni forma di "civilizzazione".

Indubbiamente la tematica che è diventata quasi un genere a sè è quella dei VAMPIRI. DRACULA ne è il principe incontrastato e quasi perpetuo; in collegamento con il quale possiamo riferirci a problematiche del profondo con uscite verso il religioso.
Verso gli anni cinquanta la fumettistica ha elargito tecniche proprie  al genere cinematografico delle fictions passandro attraverso i fotoromanzi, altro risvolto che ha tenuto banco per diversi decenni.
Non si può peraltro dimenticare la vasta produzione fumettistica supportata  da pubblicazioni periodiche rivolte ai giovanissimi come IL GIORNALINO, IL VITTORIOSO in cui trovavano ospitalità anche racconti sulle CROCIATE, su personaggi della storia medioevale come FEDERICO II ed altri del periodo romano, dell'epica eroica greca o, addirittura della civiltà egiziana.
Da qui si potrebbe trarre lo spunto per considerare come il fumetto, tornando indietro nei tempi, possa ricondurci ai graffiti delle prime ere storiche.

Ritornando al presente, non ci deve meravigliare se personaggi contempopranei dello sport trovino posto in questo genere letterario; è il caso di un Marco Pantani le cui avvenure ciclistiche sono narrate ampiamente dando di questo atleta uno schizzo capace di farlo diventare un mito. Lo stesso può dirsi dei calciatori ospitati nelle figurine.
Il genere erotico, divulgato qualche decennio fa, fa registrare un sensibile calo di frequenza.
Invece prende piede la tecnica della STRISCIA , inserita in molti quotidiani o periodici,in cui spesso, in forma ironico-satirica si danno insegnamenti o si sanzionano comportamenti abituali criticabili.

Il fumetto morirà ?
Forse no; subirà certamente cambiamenti dimostrando ancora una volta capacità di adattamento al mutare dei tempi, degli interessi e, soprattutto, delle tecniche; caratteristica che può essere intesa come opportuno strumento di sopravvivenza e a costituirsi non più e soltanto genere di lettura dei piccoli, ma occasione di svago anche per gli adulti.

31/03/2003





        
  



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