Nuove imprese: il 30 marzo scade il bando per ottenere aiuti
| Lo scorso anno nell'ascolano non è stata finanziata nessuna azienda: si attende un'inversione di tendenza.
Scadrà il 30 marzo il bando per gli aiuti alla creazione di nuove imprese. Tra il 2000 e il 2001 nelle Marche sono state presentate 847 domande ma solo 318 sono state finanziate. La provincia con più progetti approvati è stata Ancona (162) seguita da Pesaro (87) e Macerata (69). Nell'ascolano non è stata finanziata nessuna azienda.
Sempre il 30 marzo scade anche il bando per le assunzioni di nuovi posti di lavoro nelle imprese. Prevede un contributo di 4.400 euro per le imprese che hanno assunto a tempo indeterminato un disoccupato negli ultimi 12 mesi. Negli ultimi due ani sono state presentate 3.094 domande di cui 2.166 finanziate. Le domande vanno presentate alle province alle quali la Regione ha assegnato, per finanziarle, 15 milioni di euro di cui 2,7 ad Ancona, 4,5 ad Ascoli, 4,3 a Macerata, 3,4 a Pesaro.
"Aver anticipato la scadenza dei bandi al 30 marzo rispetto al 30
aprile ed aver previsto una sola scadenza rispetto alle tre degli anni
precedenti" sostengono le associazioni artigiane" rischia di
penalizzare le imprese che hanno avuto meno tempo per predisporre la domanda. Per questo abbiamo chiesto alla Regione di prorogare il termine. La Regione ci ha risposto che non è possibile posticipare la scadenza del 30 giugno ma che sta valutando la possibilità di fissare una nuova scadenza per l'autunno 2003".
I finanziamenti concessi dalla legge regionale a chi intende avviare
una nuova azienda ed a chi assume incentiveranno soprattutto i giovani ad intraprendere un'attività imprenditoriale. Infatti le nuove imprese sono soprattutto avviate da giovani. I titolari d'azienda con meno di trent'anni nelle Marche sono quasi 8 mila di cui 5.700 uomini e si occupano in prevalenza di settori innovativi ed ad alta innovazione tecnologica.
"Creare un'impresa, se da una parte" sostengono Fortuna e Drudi
presidenti regionali di Confartigianato e Cna,"rappresenta una
opportunità in più per chi vuole entrare nel mondo del lavoro,
significa anche scommettere su sé stessi e mettere a rischio le proprie risorse Gli incentivi, come quelli previsti dalla legge regionale sulla creazione di nuove imprese, hanno la funzione di orientare le scelte giovanili verso l'autoimprenditorialità."
Ma non servono solo le agevolazioni finanziarie. Secondo Cna e
Confartigianato, per aiutare le neoimprese servono anche una minore pressione fiscale e uno snellimento della burocrazia. Non dimentichiamo che i giovani imprenditori devono rapportarsi con una pluralità di enti per ottemperare agli adempimenti previsti dalla legge: Comuni, Regione, Provincia, Ispettorato del lavoro, Asl tanto per citarne alcuni. Un solo interlocutore e maggiore tolleranza per gli adempimenti formali renderebbero certamente più facile fare impresa. Inoltre servono strumenti e politiche economiche che consentano alle imprese di crescere".
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26/03/2003
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