"Nel corso della seduta odierna, il consiglio regionale dopo una lunga serie di rinvii, ha approvato il nuovo piano venatorio regionale. Un atto che giunge tardivamente e che tradisce un'impostazione ancora fortemente penalizzante verso il mondo venatorio.

Non sono state affrontate obiettivamente, in particolare, alcune questioni specifiche che da anni giacciono sul tavolo della regione. Mi riferisco in particolare alla percentuale di territorio sottratto all'esercizio venatorio che nelle Marche (e nel Piceno in particolare a causa della presenza di ben due parchi regionali) risulta di gran lunga superiore a quanto previsto dalla Legge. Stesso discorso per quel che concerne l'impiego delle risorse derivanti dalle tasse regionali in materia di caccia. Nonostante uno specifico emendamento di AN teso a ripristinare quanto previsto dall'art.10 della L.7/95 (che prevede l'integrale devoluzione delle tasse regionali agli scopi faunistico-venatori), la Regione Marche potra' continuare indisturbata a stornare verso altre direzioni i proventi delle contribuzioni dei cacciatori.

La cosa piu' grave tuttavia e' rappresentata dall'introduzione della famigerata "tassa sul cinghiale". Un balzello aggiuntivo di carattere chiaramente dicriminatorio che va a colpire una categoria specifica di cacciatori senza giustificazioni di sorta. Si tratta di una previsione, tra le altre cose, illegittima in quanto un atto amministrativo, quale e' il piano faunistico, non puo' imporre prestazioni patrimoniali aggiuntive rispetto a quelle prescritte dalla legge. Sul punto la battaglia condotta dal gruppo di AN e' stata molto forte. Ma purtroppo di fronte alla "lobby ambientalista" l'emendamento specifico predisposto dal sottoscritto ha dovuto soccombere sotto i colpi di una maggioranza indifferente ai principi del buon senso ed alle richieste avanzate dagli appassionati di caccia al cinghiale.

Alleanza Nazionale, pertanto, continuera' la propria campagna di informazione e sensibilizzazione del mondo venatorio. Cio' al fine di consentire che almeno in sede provinciale (Palazzo San Filippo sara' chiamato a breve ad approvare il piano provinciale) possano essere sanate alcune distorsioni contenute in un piano che non ha entusiasmato quasi nessuno".

* Consigliere Regionale