Mala gestio: risparmi dileguati. Chi è il colpevole?
| Meglio il materasso o l'investimento, questo è il problema.
di Pamela Calabria
Purtroppo inizia a diventare di tutti i giorni la storia di fiduciosi utenti bancari che, allettati da prospettati vantaggiosi ed abbondanti guadagni, sono rimasti vittima di angherie e torti perpetrati dalle loro banche a causa della malagestione dei loro risparmi magari tanto faticosamente accumulati nel corso degli anni.
E la conoscenza di ordinarie procedure finanziarie o la dimestichezza data da anni di rapporti con istituti di credito non sempre garantiscono "immunità" da truffe e raggiri.
Quindi attenzione a firmare moduli di investimento in banca e, ad ogni buon conto, è sempre bene conservare integrale copia della documentazione sottoscritta o non (prospetti illustrativi, contratti, documenti sui rischi e obiettivi di investimento, ordini conferiti ).
Se o quando, però, il danno è ormai fatto cosa fare per tutelare i propri diritti così subdolamente lesi?
Sicuramente dimostrare la colpevolezza di una banca non è né la cosa più semplice né la più facile che si possa fare a questo mondo. A maggior ragione trascinare in giudizio un soggetto che, nella maggioranza dei casi, economicamente è tanto più forte potrebbe se non rivelarsi dannoso almeno apparentemente sembrarlo.
Soprattutto, poi, se l'utente è un "profano" è legittimamente fondato il timore di potersi perdere nel marasma legislativo che governa il nostro adorato Paese!
Sennonché, ricorrendo determinati requisiti, ossia se si è in presenza del compimento di un'operazione inadeguata (ad esempio, se il grado di rischio cui è risultata alla fin fine soggetta l'operazione eseguita dalla banca è superiore a quello contrattualmente indicato ed accettato dall'utente) oppure se la banca ha eseguito operazioni senza il consenso del cliente - cioè senza mandato - o ancora nel caso in cui il promotore stesso con il quale si sono intrattenuti i rapporti è risultato essere non abilitato, allora la possibilità di rivolgersi ad un legale, con buone speranze di riottenere il maltolto e/o ottenere il risarcimento del danno, si fa più concreta e fondata.
In questi casi, e non solo in questi, infatti, si sono configurate vere e proprie violazioni di diritti fondamentali dei consumatori e degli utenti dei servizi bancari e finanziari nella sottoscrizione oserei dire fraudolenta di fondi ed altri prodotti finanziari: tra le altre disposizioni, infatti, non si è rispettato l'obbligo, codificato per legge dal T.U.f. decreto legislativo 24/02/1998 n. 58, posto a carico dei soggetti abilitati, di adottare, nella prestazione dei servizi di investimento e accessori, un comportamento improntato a diligenza, correttezza e trasparenza nell'interesse dei clienti e per l'integrità dei mercati.
Purtroppo chi a avuto la sfortuna di incappare in brutte avventure di questo genere nella maggior parte dei casi ha dovuto subire una ingente perdita di capitale e l'unica alternativa ora per tentare di riottenerne, nella peggiore delle ipotesi, almeno una parte è quella di rivolgersi ad un tecnico del mestiere, un legale, al fine di avviare una pratica che, purtroppo, almeno inizialmente, comporterà un ulteriore esborso di danaro, anche se decisamente e sostanziosamente di molto inferiore al quello "dileguatosi" apparentemente nel nulla.
Spesso, però, questa iniziativa viene scoraggiata proprio dalle stesse banche che con lettere indirizzate al malcapitato utente declinano con toni perentori ogni responsabilità in merito all'accaduto.
Non lasciarsi intimorire, questa è la regola.
Perciò il primo passo sarà quello di riordinare tutto il materiale documentale disponibile in merito alla questione per cui si intende procedere e, nel caso in cui non lo si avesse a disposizione, richiederlo con lettera raccomandata diretta all'istituto di credito interessato al fine di farlo visionare da persone competenti di vostra fiducia.
E comunque sorge spontanea una riflessione: non avrà mica ragione chi consiglia di tenere i risparmi che si posseggono - ed è già una grande fortuna averne, anche se pochi, visti i tempi che corrono - sotto il materasso?
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27/03/2003
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