Intervento del Consigliere Gaspari sulla D2
| SAN BENEDETTO - E' la considerazione riguardo la pratica dell'area ex Cardarelli.
di Giovanni Gaspari*
Gentilissimo Direttore,
vorrei approfittare dello spazio sul suo giornale per fare qualche considerazione riguardo la pratica dell'area ex Cardarelli (ricadente in zona D2) licenziata favorevolmente dalla commissione edilizia nell'ultima riunione, presieduta dall'Assessore Lorenzetti...
A parte le considerazioni di ordine generale che attengono la programmazione del nostro territorio o per meglio dire, la non programmazione delle questioni urbanistiche messe in campo dalla giunta Martinelli, riguardo la suddetta concessione vorrei sollevare qualche obiezione, affinché il Dirigente possa avere il quadro chiaro delle posizioni in campo.
Sarebbe comunque interessante interrogarsi sul perché detta commissione, presieduta dal Sindaco o dal suo delegato Assessore Sestri, da un po' di tempo venga presieduta dall'Assessore Lorenzetti: sarà forse lui il nuovo Assessore all'urbanistica?
O l'Assessore Sestri preferisce dribblare alcune pratiche dopo la questione della concessione edilizia di Via Toti?
Ma ancora prima di questi interrogativi sarebbe curioso sapere se Lorenzetti per presiedere quelle commissioni avesse regolare delega, se avevamo contemporaneamente due assessori all'urbanistica, oppure se, come è più facile immaginare, il tutto sia avvenuto in perfetta deroga a ciò che prevedono leggi, statuti e regolamenti.
Ma su questo chiameremo il Sindaco a rispondere in Consiglio comunale.
Torniamo invece all'oggetto della riflessione: la concessione edilizia dell'area ex Cardarelli.
Personalmente ritengo che debba considerarsi come nuova costruzione, e su questo credo nessuno possa avere qualcosa da obiettare. Quindi, in quanto nuovo edificio, il muro esterno deve essere posizionato a 5 metri sia dal confine di Via Fusinato che a nord della costruzione (anzi in considerazione dell'altezza dell'edificio stesso - 11 metri fuori terra - la distanza dal confine dovrebbe essere di 5,5 metri). Ora io chiedo al Dirigente se sia corretta o meno l'interpretazione della commissione edilizia, che ha considerato per l'edificio i confini preesistenti, i quali, ovviamente, non rispettano la norma vigente per le nuove costruzioni (come ricordata sopra).
Poi vorrei anche che venissero fatte le dovute considerazioni in merito agli accessi ed alle uscite dall'edificio in questione. L'area di cui si parla, come è ben noto, è collocata sul lato ovest della SS16, ed un eventuale nuovo centro commerciale in quella posizione creerebbe non pochi problemi di traffico.
Se Martinelli ed i suoi assessori all'urbanistica non vogliono ragionare, spero che almeno il Dirigente, a cui spetta dal 17 maggio 1997 la competenza al rilascio delle concessioni edilizie, rifletta sugli svarioni della commissione edilizia.
* Capogruppo DS
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27/03/2003
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