La Commissione Disciplinare “esonera” Marco Giampaolo. Il tecnico giuliese, infatti, è stato squalificato fino al 15 maggio 2006 per violazione dei poteri di lealtà, correttezza e probità dell'articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva dalla Commissione Disciplinare del Settore Tecnico della Figc, riunitasi a Firenze presso il Centro Tecnico di Coverciano. Il suo vice, Massimo Silva, è stato invece sanzionato con un'ammenda di 5000 Euro con diffida per violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità dell'articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva.

Dopo la beffa di ieri, insomma, un’altra mazzata per il popolo bianconero che sperava in una provvedimento giurisdizionale meno severo.

“Speravo davvero che con ci fosse questo provvedimento anche se – ha spiegato il presidente dell’Ascoli Calcio, Roberto Benigni - il giudice che ha esaminato questo caso, ovviamente, si è limitato soltanto ad applicare un regolamento che esiste e va cambiato”.

Cosa pensa di questo regolamento?
“Mi auguro che, in termini rapidissimi – ha proseguito Benigni – venga cambiata la legge. Sarebbe opportuno, infatti, sperare nel fatto che ci sia una modifica al più presto”.

Con le norme attuali Giampaolo, se vorrà prendere il patentino di prima categoria, dovrà rimanere ancora un anno ad Ascoli. Cosa pensa di questa cosa?
“Io non costringo nessuno a stare controvoglia. Non conviene a nessuno tenere un allenatore dentro casa che si vuole andare via. In questi casi occorre la volontà di entrambi. Se Giampaolo vuole andarsene altrove io lo lascerò libero senza problemi”.

Pensa che questo provvedimento possa destabilizzare l’ambiente?
“Non credo. Mi auguro che tutto rimanga in sinergia. Anche se la collaborazione tra lo staff tecnico e Giampaolo sarà diversa, l’importante è che il nostro mister continui a lavorare con noi”.

Chi sostituirà Giampaolo in panchina?
“Massimo Silva perché – ha concluso il presidente dell’Ascoli, Roberto Benigni - è stato sanzionato con un'ammenda di 5.000 Euro con diffida per violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità dell'articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva ma, fortunatamente, non è stato squalificato”.