La situazione appare quasi disperata. Con la squadra penultima in classifica, a due soli punti dal baratro della retrocessione diretta in C2 , ecco piovere a ciel sereno una conferenza stampa che lascia interdetti tutti, addetti ai lavori e non: i Tormenti lasciano ufficialmente la gestione della società Sambenedettese calcio.

Viene davvero da dire che un tempismo migliore non potevano averlo...Dopo una bruciante sconfitta in casa contro il Ravenna e con alle porte una delicatissima trasferta a Monza, ora che si entra nei mesi caldissimi del campionato, ecco che la squadra si ritrova senza una guida societaria, senza soldi, neanche per affrontare la trasferta in terra di brianza.

Con un comunicato ufficiale, la Samb Calcio spiega che «vista la situazione creatasi nelle ultime ore la squadra partirà per la trasferta di Monza sabato 28 marzo anziché venerdì 27. Lo staff tecnico e i calciatori hanno deciso di comune accordo di autotassarsi per sostenere le spese di questa trasferta».

La situazione ha davvero del paradossale: le motivazioni addotte dalla presidenza a questo clamoroso voltafaccia rimandano alle continue contestazioni subìte dalla tifoseria e il fatto che sia mancata l'azione sinergica delle componenti sociali della città, ossia la politica, l'imprenditoria locale e gli stessi tifosi.

Con tutta franchezza, caro presidente, non ci sentiamo invece di gettare la croce addosso alla città, che invece ama e vive di questi colori e la cui unica colpa, semmai, è quella di avere avuto ambizioni forse troppo alte, illusa anche da certe dichiarazioni in sede di mercato estivo (ci siamo scordati forse i proclami della dirigenza in sede di ritiro estivo con i quali si annunciava una Samb da play-off, poi clamorosamente smentiti invece da una campagna acquisti assolutamente al di sotto delle aspettative??).

Pare davvero essere tornati d'improvviso indietro di qualche anno, all'epoca della gestione Soldini. Il sindaco Gaspari ha ribadito esplicitamente la posizione dell'amministrazione comunale, che è quella dell'assoluta impossibilità di espletare le funzioni economiche di una società calcistica che è ancora proprietaria del sodalizio rossoblu:

"Come nel momento finale della gestione Soldini, sono certo che, se servirà, la città saprà essere vicina alla Samb, anche aiutandola a pagare le trasferte. Ma non esiste che il Comune paghi le spese della Samb, e che altri poi riscuotano gli utili da una vendita societaria".

Ora che fare? Innanzitutto occorre stringersi tutti intorno a squadra e staff tecnico, che con un gesto davvero encomiabile, hanno deciso di autotassarsi sobbarcandosi di tasca propria le spese della prossima trasferta.

Poi, da tifosi che hanno la Samb nel cuore, non si può far altro che sperare che quello dei Tormenti sia stato solo un maldestro e inopportuno tentativo di dare una scossa forte all'ambiente e che la situazione rientri in fretta. Altrimenti il cielo all'orizzonte per la nostra beneamata si fa davvero grigio e cupo.