“Vogliamo che la Samb esca pulita da questa storia e non con un’immagine infangata, in prima persona nei confronti della società e poi nei confronti dei tifosi”. Lo pretende a chiare note il consigliere d’amministrazione della Samb, Remo Croci, che oggi ha convocato una conferenza stampa al Riviera per raccontare i fatti che sono avvenuti prima della sfida Samb-Napoli.

 

Il motivo delle precisazioni da parte del dirigente rossoblu risiedono nelle dichiarazioni rilasciate nel dopopartita da alcuni giocatori del Napoli e dal tecnico partenopeo, Edy Reja, che hanno trovato un grosso spazio sui quotidiani napoletani, in merito ad una particolare accoglienza, stando alle loro parole, ricevuta al momento del loro arrivo al Riviera. “E’ bene precisare una cosa: l’assalto al pullman non c’è stato, e nessuno ha aggredito nessuno – attacca Remo Croci, che al suo fianco ha il team manager Michele Scaringella – Tanto è vero che se ci fossero stati dei giocatori aggrediti, i dirigenti del Napoli avrebbero presentato riserva scritta all’arbitro. E ciò non è avvenuto. Poi gli stessi calciatori partenopei avrebbe potuto farsi refertare dei giorni di prognosi, ma anche questa cosa non è accaduta. Un altro aspetto che avvalora la nostra tesi è che sia il presidente De Laurentis, che il diggì Marino, non hanno assolutamente raccolto le cose inesatte che sono state dette dai loro tesserati”.

 

Il racconto di Croci si fa poi particolareggiato. A cominciare dall’arrivo di un furgoncino bianco, intorno alle 11,30 di sabato, davanti al cancello della tribuna del Riviera. “Sono scesi due signori e si sono qualificati come due magazzinieri del Napoli – dice Croci - Si sono pure lamentati che non erano stati liberati gli spogliatoi adibiti alla loro squadra. Cosa non vera”.

 

Si passa all’arrivo dell’arbitro Marelli. “Il taxi che lo ha accompagnato ha tergiversato davanti all’ingresso della tribuna centrale ed una sola persona ha detto qualcosa all’arbitro, ma poi è stata allontanata. Il commissario di campo ha visto tutto e ha detto che era tutto a posto”.

 

L’arrivo del pullman del Napoli al Riviera. “Ci sono stati degli sfottò da parte di qualche tifoso, ma il tutto controllato da due auto della Polizia – dice Croci – Dal pullman c’è stata una reazione e si sono visti benissimo gesti poco urbani che sono stati effettuati dagli occupanti. Sono scesi dal pullman ed insieme ai tesserati del Napoli c’erano tre persone in borghese. Al primo, io e Scaringella abbiamo chiesto chi fossero. Tutti si sono accalcati verso l’ingresso degli spogliatoi ed un esponente dell’Ufficio Indagini della Lega, rivolto a noi, a sua volta ha chiesto chi fossimo. Ci siamo presentati ed abbiamo dato le nostre generalità. Ristabilita la calma, nessuno ha toccato nessuno. Questi sono i fatti, non è accaduto niente di niente. La prova che poi scagiona tutto è il sottufficiale dei carabinieri che, posizionato davanti alla porta degli spogliatoi, si è prodigato ad affermare che nulla di quello che dicevano i tesserati del Napoli era vero”.

 

Ed ora, però, si teme qualche ripercussione disciplinare da parte del Giudice Sportivo, che domani delibererà in base ai referti degli esponenti dell’Ufficio Indagini e dell’arbitro Marelli. “Non credo che ci sarà la squalifica del campo – risponde Croci – Temo un deferimento nei miei confronti, perché sono stato il più esposto in questa vicenda”.