Antonella continua a lottare, ma il tempo stringe
Sant'Elpidio a Mare | Si avvicina la data dello sfratto: intanto, stamattina, esclusi dalla lista cinque creditori, per un totale di 52.000 euro
Prosegue senza interruzioni la battaglia antiusura di Antonella Marcantoni. La giovane architetta elpidiense non si ferma, e continua a raccogliere firme contro lo sfratto suo e della sua famiglia dall'abitazione in cui ha sempre vissuto, che diventerà esecutivo a giorni. Una scadenza imminente, alla quale Antonella, se lo sfratto non dovesse essere fermato, ha promesso di essere pronta a darsi fuoco. Una minaccia terribile, per un caso che nelle ultime settimane ha valicato i confini locali fino ad arrivare in procure e palazzi ben distanti dalle Marche.
Protagonista della battaglia insieme ad Antonella è stato di recente il presidente di Sos Italia Libera Paolo Bocedi, che ha sottoposto il caso a tutte le autorità ed i mezzi di comunicazione ai quali è riuscito ad arrivare. Nei giorni scorsi l'incontro con il prefetto di Ascoli Piceno Alberto Cifelli, ma anche con il commissario nazionale antiracket prefetto Raffaele Lauro ed il sottosegretario del Ministero dell'Interno Ettore Rosato.
Intanto, la raccolta firme in favore di Antonella, che proprio al prefetto Cifelli verrà consegnata a giorni, ha toccato quota 500 adesioni. Nella giornata di oggi, il tribunale di Fermo ha anche esaminato la lista dei creditori della famiglia Marcantoni, eliminandone alcuni. Ben 5 creditori, compreso lo Stato, tramite la società Ancona tributi, per un totale di 52.000 euro, sono infatti stati esclusi dalla spartizione patrimoniale, poiché i crediti riguardavano un altro conto corrente non appartenente ad Enzo Marcantoni, padre di Antonella.
Ed ora? La lotta va avanti. Il legale della famiglia Marcantoni, Marco Scalseggi, ha depositato altre istanze. La procura de L'Aquila sta indagando per verificare se da parte del tribunale fermano vi siano stati degli errori nella valutazione del caso. Il nodo cruciale si basa sulla prescrizione del reato. Secondo la magistratura fermana, la presunta usura non è andata oltre il 1994, e non risulta punibile. Per il difensore dei Marcantoni, si cerca di percorrere la pista dell'usura continuata, insieme ad altri reati, dalla truffa all'estorsione, fino all'associazione a delinquere. E mentre una famiglia continua a combattere, altri casi esplodono: oltre 30 le chiamate in pochi giorni al numero di Sos Italia Libera. Tanti gli episodi denunciati nel Fermano. Antonella, oltre a combattere la sua battaglia, sembra aver scoperchiato un vaso di Pandora fino ad oggi rimasto sigillato tra silenzio e paura.
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29/03/2007
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