Ieri alle 14.00, presso il polo scolastico di Sant'Agostino si è tenuto l'incontro con Gianfranco Fini in rappresentanza de "Il popolo della libertà". E' intervenuto il Sindaco Celani vantando della città di Ascoli Piceno come Capoluogo Tricolore della Regione Marche il cui Comune, per ben 10 anni, ha respirato aria di Centro Destra. Fini aggiunge che Ascoli Piceno può vantare di avere una delle più belle piazze d'Italia e che il suo comizio servirà a convincere gli indecisi.

Sembra che" L'equazione del benessere" sia: meno tasse sulle famiglie, sul lavoro, sulle imprese; uguale più consumi,più produzione, più posti di lavoro; uguale più entrate nelle casse dello Stato per aiutare chi ha bisogno, per realizzare le infrastrutture, per diminuire il debito pubblico.

Questo programma si estenderà sull'intero arco della prossima legislatura promettendo di realizzarlo entro il suo termine, ma senza nascondere 3 vincoli esterni essenziali come la crisi economica in atto nel mondo ed in Italia, gli impegni imposti dal trattato Europeo che vanno mantenuti e l'instabilità dei conti pubblici italiani.

Sette, i punti salienti che vedono al primo posto il rilancio dello sviluppo dell'economia italiana cominciando dalle piccole-medio imprese coinvolgendo anche i comuni . Al secondo posto, sostenere la famiglia e dare ai giovani un futuro, al terzo posto, più sicurezza, più giustizia, quarto posto, dare agli Italiani servizi pubblici degni di un paese europeo, al quinto posto, il superamento del drammatico divario tra Nord e Sud, al sesto posto, la riforma del Titolo V della Costituzione che ha posto le premesse per avviare un ampio processo di trasferimento di poteri dal centro alla periferia. Il settimo ed ultimo posto, il reinvestimento del patrimonio pubblico al momento passivo.

Fini in questa occasione ha toccato tutti i punti soffermandosi soprattutto sull'importanza delle famiglie, parlando di tasse, troppe per le tasche degli Italiani che non arrivano alla 3^ settimana del mese. Chiede la detassazione per gli straordinari e per le "tredicesime" che devono essere misurate in base al reddito famigliare e non a quello individuale. Ribadisce l'importanza dei giovani come investimento per il futuro e l'importanza della sicurezza, che possa ridare al cittadino la fiducia nelle Istituzioni. A seguire, il problema immigrazione che se clandestina rispedita al mittente e se inserita, solo a 360 gradi e nella cultura del paese e nella religione con il dovuto rispetto della loro, professata si negli edifici edificati per il loro culto, ma che sia in lingua italiana onde evitare complotti di varia entità.

Si è poi soffermato sul problema giustizia ricordando il caso dei giovani di Appignano investiti dal Rom facendo appello all'importanza di condannare il singolo e non giustificarlo del malvissuto in società, tantomeno riverirlo in alberghi vari. A Fini preme far sapere che la paura più grande per i detenuti è il lavoro e che quindi essi dovrebbero essere produttivi fino al pagamento del loro debito sociale.

Fa appello, in oltre, a tutti i cittadini che si sono allontanati dalle urne, di avere fiducia nello Stato, di avere fiducia di un Governo che concretizza il pensiero, che costruisce per "rialzare l'Italia".