Dov'è finito il bell'Ascoli visto nelle precedenti gare casalinghe? Una squadra solida e aggressiva? A chiederselo sono in molti, ma soprattutto il tecnico bianconero Pillon "Non è stato il solito Ascoli - dice-, anche se la sfortuna ci ha messo del suo: se Soviero non avesse fatto il miracolo su un perfetto tiro di Montalbano, se Bonfiglio invece di colpire il palo avesse fatto gol, ora si parlerebbe sicuramente in altro modo. Non cerco giustificazioni, anche perchè abbiamo perso giocando male; il primo colpevole di tutto questo sono io, non mi nascondo, a questo punto voglio solo che i ragazzi rimangano tranquilli e continuino il lavoro di sempre. Non è la prima volta che mi trovo in una situazione simile, per uscirne occorre solo lavorare ".

Il tecnico si prende le sue responabilità anche se è evidente che non sono solo sue..." Ci vogliono addossare responsabilità che non abbiamo - ha invece detto deciso capitan Fontana - Questa squadra fa parte di un progetto iniziato due anni fa e possono capitare giornate negative come quelle contro il Venezia. Se qualcuno ha pensato anche lontanamente che la salvezza era cosa acquisita, si sbaglia di grosso. Chiediamo più collaborazione, anche perchè più di quanto fatto fino ad ora non possiamo fare".

Pillon fa mea culpa, "ci addossano responsabilità che non abbiamo" aggiunge Fontana e allora chi ci capisce qualcosa è bravo... Intanto è suonato un pericoloso campanello di allarme, come ha specificato anche il vice presidente Ubaldi "Basta guardare la classifica per capire come siamo messi. Il peggio è che non siamo una squadra dal cuor di leone, sarà un controsenso ma contro il Venezia i giovani sono sembrati più coraggiosi dei vecchi. Qualcosa non va " conclude amaramente il dirigente bianconero.