Forte e determinata la richiesta di regole trasparenti e linee-guida prestabilite e unitariamente applicate per disciplinare momenti di confronto e di scambio politico. E’ questa la sintesi della lettera indirizzata da Filippo Ciabattoni coordinatore Collese dell’IDV, ai segretari di partito e al Sindaco di Colli.

L’urgenza della richiesta è stata dettata dal gravissimo episodio verificatosi nell’ultima interpartitica. Durante l’incontro, l’assessore al Bilancio e allo Sport Andrea Cardilli è stato vittima di una pesante aggressione verbale da parte di un militante collese al partito della Rifondazione Comunista.
E’ stato inevitabile abbandonare la riunione da parte dell’assessore e come atto di protesta e segno di solidarietà da parte del Ciabattoni anche per una chiara posizione di dissociazione da linguaggi inaccettabili e modalità di confronto che non hanno nulla di democratico e non possono essere il presupposto per un lavoro unitario al servizio della cittadinanza. All’amarezza per la vicenda vissuta per l’Assessore si unisce anche quella per il forte senso di solitudine percepito durante l’accaduto, con l’amministrazione comunale (sindaco compreso) presente e silenziosa che non ha saputo levare una doverosa parola di condanna.-

Colli del Tronto sta sperimentando un inedito quanto difficile modello amministrativo, una coalizione di centro sinistra a cui guardare con particolare interesse, visto che questo microcosmo ripropone la svolta a cui il nostro paese si sta avvicinando con le prossime elezioni politiche.
Questo episodio, unitamente ad altri non deve far passare all’impossibilità di una coalizione che governi con sinergia di forze e di obiettivi, tanti sono stati infatti i traguardi raggiunti da questa amministrazione nei 20 mesi di vita.

Ma deve porre l’accento sulle necessità di regolamentazione rigorosa delle dinamiche di confronto e dei metodi di lavoro. Questa richiesta, ribadita in modo urgente in un'altra lettera indirizzata ai segretari di partito dalla dott.sa Doriana Carosi Consigliere Comunale di Colli (indipendente eletta nelle file DS) che scrive:

 “L’episodio non può essere di certo inserito nel lungo elenco di scontri, anche aspri e di posizioni molto dure che il confronto politico a volte genera, ma pone una serie di interrogativi urgenti a cui siamo chiamati a dare quanto prima una risposta… Manca in primo luogo, l’attenzione e il rispetto per l’altro come fonte di ricchezza nella sua diversità e propositività e la coscienza di un progetto unitario perseguibile solo con una grande convergenza di forze e di energie- che superano i personalismi politici di vivibilità e di opportunità individuali”

Il richiamo a ricordare come centralità di trattazione amministrativa sia il cittadino e i suoi bisogni, invitando le forze politiche della coalizione a ridimensionare i individualismi, a frenare le sovrapposizioni di ruolo che di fatto, si traducono spesso in inefficienze operative e progettuali a risolvere eventuali conflitti di interesse.

Una formula partitica quella di Colli, efficace nella misura in cui oltre al partito e le sue linee guida, ci sia un alto spessore umano dei componenti l’amministrazione, la capacità di confronto, la messa in gioco di energie e risorse, per dare reali risposte alla cittadinanza, oltre che il doveroso rispetto reciproco che la vicenda riportata ha messo pienamente in discussione.