Siamo molto lontani dalla teoria di Simmel che vedeva il paesaggio come il recupero di un rapporto con la natura negato dal'organizzazione della società industriale.
Siamo passati attraverso la lunga e importante fase del paesaggio rurale ed urbano come interpretazione della natura trasformata in un progetto corrispondente di gestione.

Abbiamo vissuto le fasi, non concluse, delle molte emergenze per la difesa del paesaggio da aggressioni diffuse e corporativamente forti, che si sono configurate dal secondo dopoguerra in poi come un vero e proprio cataclisma a rallentatore .
Il paesaggio non è solo un diritto delle popolazioni residenti, ma una costruzione sociale che riflette stili di vita, organizzazione del quadro in cui questi stili di vita possono essere organizzati.

Le attività economiche, dal turismo alla produzione di beni fino all'organizzazione di servizi costituiscono l'uso terminale della qualità e dell'identità di un paesaggio per rendere compatibile e permanente lo sviluppo.

Aderiscono al CIRP i Dipartimenti di DARDUS (Architettura - Rilievo - Urbanistica - Storia, SAIFET (Scienze alimentari e delle produzioni vegetali), SAPROV (Scienze alimentari e delle produzioni vegetali).DSS (Dipartiemnto di Scienze Sociali)
Il CIRP lavorerà con un approccio interdisciplinare, come il tema paesaggio richiede, ma non solo, verranno esplorate contaminazioni metodologiche tra le discipline all'interno dei propri statuti scientifici.

Il CIRP promuoverà il dialogo e proposte di convergenza di lavoro con le istituzioni che lavorano sul paesaggio dalla regione agli Enti Locali, dalla UE ad altre Università e Centri di ricerca. Proporremo incontri a tema di confronto e di ricerca.
Inviteremo esperti esterni interpretando io Cirp come una struttura aperta con finalità di indagine e anche operative.