L’Ascoli Calcio non mi ha ancora mandato la dozzina di rose rosse che mi spettano di diritto. Eh sì, perché voi non l’avreste mandato un bel mazzone (Carletto) con tanto di ringraziamenti? Ho dovuto sfatare la "maledizione dell’Ultima cena" mettendomi a dipingere la Resurrezione. E ce l’ho fatta! 

Sabato mattina mi sono svegliata e mio padre baldanzoso mi chiama nello studio con un sorrisone grosso grosso. Adorante verso la finestra mi fa guardare la tenda chiusa poi mi dice "et voilà!" apre il sipario ( la tenda di cui sopra) e mi mostra il suo ehm capolavoro. In tempo per vedere il quadro e accuso "etciù"" raffreddore? "no stavo benissimo fino a cinque secondi fa" poi un fortissimo mal di testa scoppia martellante sul cervello ingoio un moment. Ahia devo andare alla partita.

Passo davanti allo studio tappandomi gli occhi…non si sa mai dovessi cadere dalle scale. Ma oddio il dipinto era stato trasportato nel salotto e…vabbè per andare via prendo l’ascensore… salgo e…d’un tratto si ferma. Non ci posso credere! Bloccato e io ho la partita che incombe. Aiutooooo! Aiutoooo! È il sabato di Pasqua qualcuno mi sentirà pure in questo palazzo. E mi vengono in mente quelle storie di persone rimaste in ascensore per un week end o, magari, i racconti horror dove una giovane, e bellissima, donna muore dentro quella scatoletta così piccola perché viene sbranata dall’anima del defunto ascensorista del 1300. Mannaggia, inizia a sgorgare anche qualche lacrimuccia e se penso all’Ultima cena un moto di stizza mi fa strillare ancora più forte. Papàààààààààààààààààààààààà.

Finalmente l’uomo, fortunatissimo mio genitore, purtroppo colpito da ipoacusia (è sordo ) sente (miracolo) e mi apre le porte. Posso andare al Del Duca sana (oddio malaticcia diciamo) e salva. Arrivo e mi siedo pregando tutti i santi affinchè, l’ormai famoso quadro, non disperda più energie negative…non, almeno, ancora sull’Ascoli e su di me. Evviva l’altruismo!

Primo tempo e il sonno s’impossessa delle mie stanche membra, così, comincio a telefonare agli amici sparsi per il mondo. Tra una chiacchiera e l’altra vedo che l’Ascoli gioca male e manca di Pepe che però è tra le fila del Piacenza di peppuzzo Iachini e peppuzzo Carillo. In campo non si capisce più nulla aiò c’è un certo Sardo che non è il nostro patagarru che colpisce addirittura il palo della sua porta tanto è annoiato e vuole dare un po’ di frizzantino (Fragolino o Brachetto?) alla gara.

Il secondo tempo comincia tra una telefonata e uno sbadiglio e, al settimo, Capitan Cristiano, meglio conosciuto da noi come Highlander, segna il suo gollettino prepasquale e manda tutti a casa. Etciùùùù abbiamo sconfitto la maledizione il quadro è finito e l’Ascoli ha vinto di nuovo in casa. E peccato per i biancorossi che pensavano di noi di farci polpette ma….a Pasqua le polpette ? Meglio torta al formaggio e uova di cioccolato e, visto che siamo in tema di leccornie, mi viene in mente che: l’Ultima cena è lì nello studio (rigorosamente dietro alla tenda chiusa) che aspetta qualcuno che se la prenda (gratis ovviamente)…la volete?