Ieri sera al Palarossini di Ancona la rock star canadese non ha esitato ad "entrare in scena". Incoraggiato dalle innumerevoli grida di coloro che lo definiscono un idolo, Bryan Adams è salito sul palcoscenico facendo vibrare l'eco della sua voce, catturando all'istante anche coloro posizionati nelle ultime file.

Accompagnato dalla sua storica band, composta da Michael Curry (batteria), keith Scott (chitarra), Gary Breit(tastiere) e Norman Fisher (violoncello), si è esibito in una entusiasmante performance che l'ha visto protagonista della serata.

Sensuale e armoniosa, calda e prorompente, la sua voce è stato un culmine di emozioni, trepidazioni, passioni che hanno tenuto vivo l'interesse all' ascolto di una grande e celebre rock star della musica internazionale.

Coinvolgente ed energico, Bryan Adams ha intrapreso una rivisitazione degli album più belli, le canzoni che hanno fatto sognare un'intera generazione, che hanno fatto commuovere, intenerito anche gli animi più insensibili e rafforzato quelli più tenaci. Le canzoni che hanno avuto maggior presa, quali "Summer of '69" o "(Everything I do)I do it for you" o addirittura "Heaven", sono quelle che hanno ispirato alcuni film, sono diventati dei veri e propri tormentoni, ci hanno fatto ridere, ci hanno fatto esaltare ma allo stesso tempo piangere.

Le altre canzoni per le quali la band si è esibita, "straight from the hearth"- "please forgive me"-run to you" o somebody", hanno infervorato l' intero pubblico tanto da provocarne un viaggio musicale all'unisono. 

Intensa è stata l'opera di coinvolgimento del cantante nei confronti del pubblico: è stata scelta fra i tanti fans, una ragazza che ha duettato con lui "Can't stop this thing we started".

Sconcertante l'espressione dipinta sul volto della prescelta: incredula e alquanto entusiasta non si è fatta attendere e ha fatto il suo ingresso cantando insieme al suo idolo.

L'autore dello scenario musicale ha messo in gioco sé stesso, lasciando  trasparire ogni particolare, facendosi amare e sentendosi acclamare da volti a lui ignoti, ma desiderosi di lasciarsi trasportare dalla calda, intensa e marcata tonalità vocale che utilizza a seconda del brano che vuole eseguire. 

Il fascino e la delicatezza delle parole racchiuse all'interno del brano,  sono espressioni di momenti vissuti e di espedienti di vita: questo perché le parole si fanno voce nella melodica voce di Bryan Adams, si insinuano propagandosi a lungo toccandoti in profondità con naturalezza, con semplicità.

Lo spettacolo ha riscosso il suo inevitabile successo reso da un grande artista di talento come Bryan Adams. Il cantante ha salutato Ancona ringraziandola della partecipazione attiva al concerto e promettendo un suo futuro ritorno nel capoluogo che lo ha ospitato. E noi lo attenderemo di nuovo...