Il Corpo di Polizia Municipale sambenedettese ha celebrato la sua festa questa mattina, in sala consiliare. Vi hanno preso parte tutti i più alti rappresentanti delle forze dell’ordine, il vice Questore, il Prefetto Alberto Cifelli, il sindaco Giovanni Gaspari, oltre, naturalmente, al comandante dei Vigili Urbani Pietro D’Angeli. Hanno fatto giungere i loro saluti il Presidente del Consiglio Comunale Giulietta Capriotti, impegnata in altre attività istituzionali ed il Sottosegretario di Stato Pietro Colonnella, assente causa malattia.

Come da tradizione il dottor D’Angeli ha tenuto una relazione sulle attività svolte dal Corpo durante l’anno 2006. Lo scorso anno è stato registrato un aumento degli incidenti stradali, sia quelli con feriti, sia quelli con solo danni materiali. In compenso scende il numero di patenti ritirate (erano 8 nel 2005 e sono passate a 6 nel 2006).

Diminuisce anche il numero di patenti segnalate ( da 578 a 425) Forte calo anche dei punti complessivamente decurtati ( si passa da 5.364 a 4.170).
I sambenedettesi che hanno fatto richiesta per i permessi di parcheggio sulle “zone blu” e zone a traffico limitato, per i passi carrabili e per il rilascio o rinnovo del contrassegno invalidi sono stati 2826.

Tra le infrazioni al codice della strada maggiormente contestate dagli agenti della municipale durante il 2006 il primo posto spetta alla violazione del divieto di sosta (295 casi), il mancato uso delle cinture di sicurezza (202 casi) è la seconda infrazione, mentre al terzo e questo posto troviamo il non rispetto dei limiti di velocità (112 casi) e l’uso del cellulare durante la guida (94 casi).

“Le funzioni della polizia municipale debbono essere essenzialmente funzioni di controllo sul territorio.”. Il comandante pone l’accento sulla prevenzione dei reati e sull’educazione dei più giovani al rispetto delle leggi: “Non si può invocare la prevenzione, come spesso viene fatto, davanti ad una violazione già compiuta, tentando di delegittimare l’intervento del vigile. Una tipica e non equivoca attività di prevenzione è rappresentata, ad esempio, dall’educazione stradale ed a questo riguardo mi sembra giusto dar merito al Sindaco, quando era assessore al personale, di averci consentito di iniziare a lavorare con le scuole, aumentando le risorse disponibili a tal fine.”

D’Angeli ha ricordato il fondamentale ruolo di mediatore tra il cittadino e l’amministrazione comunale, e tra cittadini stessi, che ogni vigile svolge durante il suo lavoro: “Non sono molte le figure professionali capaci di intervenire efficacemente sulle tante situazioni conflittuali che il contesto cittadino fa emergere e rispetto alle quali quasi mai è veramente efficace una risposta in termini di pura repressione”

Allo stato attuale la Polizia Municipale meriterebbe investimenti maggiori da parte dell’amministrazione comunale: “Dovrebbe essere istituito l’ufficio tecnico sul traffico, e realizzata una nuova e più funzionale sede della polizia municipale.”-conclude D’Angeli, prima di rivolgere un encomio a tre vigili, due di loro domani andranno in pensione, e il terzo è da poco pensionato, ossia Bianconi, Castelli e De Angelis, indicati come esempio da seguire per gli agenti più giovani.
Dopo la relazione del comandante D’Angeli prende la parola il sindaco Giovanni Gaspari evidenziando l’importanza della figura del vigile urbano: “Un mediatore tra i cittadini e l’istituzione locale”.

Una figura, a detta del Sindaco, giudicata positivamente da tutta la cittadinanza. “La nostra città non sarà certo un’isola felice, ma tutto sommato si vive bene” dice il primo cittadino, convinto che occorre proseguire lungo la strada della certezza del diritto: “La legge è solo una e tutti devono impegnarsi per rispettarla alla stessa maniera” Per quanto riguarda la richiesta del dottor D’Angeli di una nuova sede per il corpo, il Sindaco risponde in maniera positiva, convinto che nell’arco della legislatura ci potranno essere novità significative .