Stato maggiore schierato nella sede del PdL: il candidato sindaco Gabrielli presenta la campagna pubblicitaria che inaugura la sua avventura elettorale. Al grido di false promesse e vere bugie imputate a Gaspari, l'appello per tutti gli scontenti è di scegliere l'alternativa fresca quanto basta, ma con la dovuta esperienza, che crea tanto entusiasmo tra i giovani e le giovani donne di San Benedetto.

Parole di Ciccioli, che insieme a Ceroni boccia il Terzo Polo come sconfitto in partenza - per ammissione dello stesso Marco Calvaresi, che ne doveva essere il cavallo di Troia - un buco virtuale tra i due poli, nostalgici guidati dall'astuzia di Capitan Ciccanti. "Se poi, abbassando le pretese .- tipo quella di indicare il candidato - vogliono entrare nella coalizione di centro destra, le porte sono aperte" spiega Gabrielli.

Intorno a lui i rappresentanti di Nuovo PSI, Mario Mongello, di Fiamma Tricolore, Giacomo Massignani, dei Popolari per l'Italia di domani, Massimo Gula, di La Destra, Fabrizio Pagani, del PRI, Domenico Carnicelli, e della fedele Lega Nord Luca Paolini, mentre nella platea spiccavano Carlo Fidanza, Andrea Assenti, Pasqualino Piunti, Luca Vignoli, Giulio Natale, Giuseppe Ricci.

Mentre Jonni Perozzi spiegava le ragioni di rendere pubblici i mezzi di una città ancora fortemente limitata dalle barriere architettoniche, per rendere tutti uguali, Paolini festeggiava il Federalismo votato ieri in Parlamento che rende i sindaci tutti uguali, ad amministrare con standard uguali risorse - ahimè - diverse.