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“I repubblichini non furono “militari belligeranti”. Si ritiri quel disegno di legge”

San Benedetto del Tronto | Intervento del partigiano Elio Tremaroli (ANPI): “non facciamo rivoltare nelle tombe i nostri caduti”

di Elio Tremaroli

Quella che segue è la lettera che il partigiano Elio Tremaroli, della circoscrizione di San Benedetto del Tronto dell’A.n.p.i., “per i cittadini democratici e partigiani sambenedettesi”, ha inviato il 28 febbraio 2005 al presidente della Repubblica Ciampi, ai presidenti di Senato e Camera, Pera e Casini, al presidente dell’“Unione” Romano Prodi, affinché chiedano ai promotori il ritiro del disegno di legge n. 2244 per il “Riconoscimento della qualifica di militari belligeranti a quanti prestarono servizio militare dal 1943 al 1945 nell’esercito della Repubblica sociale italiana (RSI)”

Rappresento cittadini democratici e partigiani del nostro circondario ed ho il dovere di esporre quanto segue. È una vergogna che senatori di Alleanza Nazionale abbiano approvato in commissione difesa una legge abominevole intesa a riconoscere “belligeranti gli ufficiali e soldati della repubblichetta di Salò. In nessuna parte del mondo si è verificato che dei vinti abbiano avuti simili riconoscimenti. I partigiani, appartenenti a un popolo vinto ebbero dagli anglo americani la concessione di essere chiamati “cobelligeranti” e non “alleati”, pur meritandolo, perché combattevano al loro fianco anche con gruppi armati. Se tale legge dovesse passare saremo costretti a considerare i proponenti complici dei nazifascismi che tanto disonore hanno portato alla nostra amata Patria gettando nel fango la nostra gloriosa bandiera.

La repubblichetta di Salò era anche illegale. Mussolini era solo capo del governo dell’Italia mentre il responsabile della nostra nazione era il re al quale prestammo giuramento, ma anche lui ha sue colpe. La R.S.I. fu creata da Hitler per impiegare le guardie nere a ritardare l’avanzata dei loro nemici per tenerli lontani dal confine germanico. Fu un fallimento. I fascisti scomparvero dopo l’arresto del loro duce e riapparvero dopo che i tedeschi occuparono il nostro territorio. Fu un disonore.

Quattro divisioni furono mandate in Germania per un periodo di istruzione, ma prima di rientrare in Italia giurarono fedeltà ad Hitler trascurando il loro duce. I reduci ricevono come compenso una pensione dalla Germania. Erano italiani? No! Solo mercenari e assassini per le efferatezze che commettevano sul nostro teritorio. Uccidevano donne, vecchi e bambini inermi. Le stragi da loro commesse sono state 285 con 20.000 morti. Questi sarebbero i “belligeranti”. Non facciamo rivoltare nelle tombe i nostri valorosi caduti e non offendiamo i loro familiari e i cittadini che si sono visti privare di territori bagnati con il sangue dei nostri avi per ottenere l’unità d’Italia. Se Hitler avesse vinto che fine avremmo fatto visto che Goebbels nel suo diario ci aveva definito popolo di zingari e sappiamo la fine fatta da questa etnia.

Non possiamo accettare l’equiparazione noi che ci siamo battuti per abbattere il fascismo mentre loro difendevano la dittatura.

Tre nostri partigiani (Paolini, Fiscaletti e Berton) furono fucilati da un plotone di SS italiane al comando del ten. Tartarotti che a fine esecuzione si sono date ai canti e l’ufficiale si vantava di aver effettuato 35 esecuzioni. Ricordiamo i nostri ammiragli Campioni e Mascherpa, tenuti prigionieri dai tedeschi, furono richiesti dagli uomini di Salò per avere l’onore di fucilarli.

I nostri due ammiragli, medaglie d’oro al valore, morirono da eroi, diedero loro l’ordine al plotone di sparare. Ricordiamo anche i partigiani che venivano impiccati nelle piazze con cartelli offensivi sul petto e ai familiari non veniva permesso di avvicinarsi ai loro cari. Venivano deposti dopo due o tre giorni e veniva loro mozzata la testa che conficcata a un asse gli aguzzini facevano il giro della città per intimorire gli abitanti. Li abbiamo definiti “mostri” ed abbiamo rimproverato coloro che li chiamavano “bestie” perché queste rispettano la natura e la vivono.

Un esempio. Un giorno ero in una zona faunistici dei lupi in compagnia di un conoscitore di questi animali e mi fece assistere ad un combattimento fra due. Quando il soccombente si mise a pancia all’aria il vincitore si fermò e dopo aver fatto un giro intorno al vinto se ne andò. Il giorno dopo in un angolo del recinto vidi il lupo ferito a una spalla con gli occhi spenti. Il mio amico disse che sarebbe morto di inedia perché gli sconfitti si vergognano di avvicinare i simili.

Non vogliamo la morte di nessuno e con l’amnistia Togliatti abbiamo perdonato perché strenui difensori della pace, ma siamo rimasti delusi perché si sperava in una collaborazione, volevamo costruire un’Italia bella, amata e rispettata da tutti. Abbiamo parlamentari che offendono il tricolore, un ministro che dichiara di voler combattere a fianco dei tedeschi ed altri che vorrebbero travisare la storia. Hanno giurato alla nomina e percepiscono emolumenti dalla nostra Repubblica democratica antifascista.

Fanno delle foibe un cavallo di battaglia, ma attenzione al boomerang. Non difendiamo Tito ma non si è fatto mai parola di Ante Pavelic pupillo di Mussolini che ha fatto una strage di serbi e cavava gli occhi agli oppositori e li metteva in un canestro in segno di trofeo. Il suo collaboratore, purtroppo un francescano, entrava nelle scuole e sgozzava gli studenti che non erano croati. Non si parla del campo di concentramento di Rab e si sorvola sulla Risiera di San Sabba. Per i generali Roatta, Robotti e Pizio Birolo la Jugoslavia ha chiesto l’estradizione perché criminali di guerra, ma non è stata concessa anzi è favorita la fuga di Roatta. La storia deve essere verità e non si può prendere in giro il popolo Italiano che deve conoscere la verità. Sarebbe ora di dire agli italiani a quali oneri sono stati sottoposti per la guerra persa?

L’Italia ha delle bellissime leggi anche sull’apologia del fascismo, facciamole rispettare senza creare martiri.

Ci rivolgiamo a voi quali tutori delle istituzioni per convincere i promotori dell’infame legge sui belligeranti a ritirarla, farebbero più bella figura il popolo italiano ha bisogno di pace serenità.

Vi saremo grati se prenderete in esame il nostro accorato appello.

Ringraziamo sentitamente e porgiamo distinti saluti.

05/03/2005





        
  



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