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Il Bitches Brew si infiamma per Scott Kinsey e la sua band

San Benedetto del Tronto | Si è concluso ieri sera anche il secondo cicolo della fortunatissima rassegna "Paessagi Sonori", con una seratache ha visto protagonista il multitastierista Scott Kinsey accompagnato da una band d'eccezione.

di Andrea Castelli

Scott Kinsey

Si è concluso ieri sera anche il secondo ciclo del programma del Bitches Brew, nell’ambito della fortunatissima rassegna “Paesaggi Sonori”.

Rassegna che ricordiamo ha visto protagonisti insieme agli artisti, alcuni tra i più bei teatri storici del territorio Piceno.

E ieri questo particolare ciclo ha vissuto la sua conclusione nella sede naturale del club, ovvero la sala dell’Hotel International di San Benedetto del Tronto.

Protagonista sul palco Scott Kinsey e la sua band.

Ma tutto ciò è riduttivo.
Infatti non si può chiamare solo band, quella che vede il tastierista americano come leader.

Come ha sottolineato saggiamente il presidente Sandro Balducci nel presentare l’evento, è difficile parlare di leader, quando si ritrovano a suonare insieme quattro nomi del calibro dello stesso Kinsey alle tastiere, Gary Novak alla batteria, Matthew Garrison al basso e, soprattutto, Scott Henderson alla chitarra.

Quattro mostri sacri del “genere” che si trovano insieme per un tour, di cui questa era l’ultima data, quattro mostri sacri che si trovano perfettamente in sintonia sul palco, quattro mostri sacri che riescono a far perdere la testa ad una sala piena fino all’orlo (come ormai è consuetudine quest’anno), eseguendo brani di Kinsey, che per la prima volta vede se' stesso, almeno sulla carta, ad essere leader di una formazione, dopo aver suonato nei Tribal Tech (con lo stesso Scott Henderson), e aver collaborato con i più grandi artisti del settore, quali Joe Zawinul, Robben Ford, Gary Willis, e molti altri.

E sul palcoscenico ieri si è scatenata un’energia fuori dal comune, frutto sia del feeling, palpabile, tra i musicisti, che delle capacità individuali di ognuno di loro.

Oltre alla travolgente simpatia e alla presenza, Scott Kinsey ha ipnotizzato il pubblico con i suoi effetti, li ha divertiti con dei giochi frutto delle sue tastiere e li ha portati a non fare a meno di battere il tempo grazie alle sue basi elletroniche, basi sulle quali si introduceva (quando c’erano) alla perfezione un grande Gary Novak, particolarmente in forma, fantastico sia per tecnica che per fantasia, colpo impeccabile e groove travolgente.
Anche l’altra metà della base ritmica, il giovane bassista Matthew Garrison si è fatto applaudire e rispettare grazie alle sue solide frasi e ai suoi fraseggi in riff o in assolo che contribuivano alla dinamicità della serata.
Infine che dire di Scott Henderson, ormai un habituè del “nostro” club, alla quinta presenza sull’ormai affermato palco dell’International. Fraseggi perfetti, tecnica che si fonde alla perfezione con invenzioni melodiche ed armoniche che lo contraddistinguono e che lo rendono unico e non a caso uno dei migliori e sicuramente più originali chitarristi al mondo.

Lascio immaginare cosa ne possa essere venuto fuori.

Circa due ore di musica in due set e un bis, volate tra un groove tirato e un assolo, tra un riff travolgente di chitarra e una battuta al microfono di Kinsey (“…una volta odiavo parlare al microfono. Era ciò che odiavo di più. Ma ora mi piace. Tanto. Mi piace pensare che voi non sapete quello che sto dicendo…”).

Dunque di nuovo una conferma da parte del club sambenedettese.

Conferma di qualità.

E anche conferma della nuova formula dei “Paesaggi Sonori” , che arriva dalla risposta calorosa di un affettuoso pubblico che oramai, forse, finalmente ha capito che del Bitches Brew ci si puo’ fidare.
Sempre.

Presenti anche numerosi musicisti della zona e non, più o meno grandi, tra i quali ho il piacere di citare un simpatico Maurizio Rolli, protagonista qualche tempo fa di una fantastica serata in trio, e stavolta spettatore entusiasta.

Infine è importante ricordare che il presidente Balducci ha svelato qualche anticipazione su quello che sarà il prossimo ciclo, che inizierà il 6 aprile e che già si preannuncia molto caldo; ci terrà compagnia sino a fine maggio, quando ci sarà la serata conclusiva al Kursaal di Grottammare con una sorpresa per tutti gli appassionati.

Di nuovo grandi nomi si stanno per affacciare alla soglia del club.

E noi li aspettiamo.

04/03/2006





        
  



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