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“Al Caffè Meletti si racconta che…”

Ascoli Piceno | Aneddoti, storie e racconti della centenaria vita del Caffè Meletti

di Federico Biondi

Il giornalista Tito Marini, cronista dal 1961, ha intrattenuto gli affezionati ospiti del Caffè Meletti di Ascoli Piceno con aneddoti della centenaria vita del famoso caffè cittadino inaugurato il 18 maggio di 1907.
 
 L’incontro è stato introdotto dall’Avvocato Cesari che ha presentato Tito Marini come uno storico e un cronista particolarmente attento agli eventi cittadini.
 
Il Commendador Tito Marini ha ricordato illustri personaggi frequentatori del Caffè Meletti che hanno vissuto nella città di Ascoli Piceno. Luogo questo che, come caffè importanti di altre città d’Italia (il Caffè Cambio di Torino dove era solito recarsi il Re D’Italia Vittorio Emanuele III), è diventato espressione culturale e riferimento cittadino.
 
Ricorda le persone care che hanno frequentato e nobilitato il Caffè e con un minuto di silenzio, i presenti, hanno dedicato loro un pensiero. Marini ricorda che Silvio Meletti con la sua tenacia e la sua cortesia era vicino alla povera gente.
 
Silvio Meletti, figlio di Maria Orlandi e di Antonio (fidato della famiglia dei Conti Silvestri), con inventiva trasformò in anisetta il mistrà artigianale che la mamma, rimasta vedova, produceva e serviva agli operai del carburo quando passavano nel negozio di privativo (Sali e Tabacchi) ad acquistare un sigaro.
 
Riuscì a inserire l’anisetta nel mercato nazionale quando la ditta di dolciumi Venchi Unica lo assunse come rappresentante. Portandosi sempre dietro una borsa con una bottiglia di Anisetta Meletti riuscì con tenacia a promuoverla, guadagnando il rispetto e l’amicizia di molte persone.
 
Come quando il titolare del Caffè Aragno (antico caffé di Roma inaugurato nel 1888, centro culturale, politico e mondano frequentato da Parlamentari e Ministri) gli acquistò il liquore alla condizione che Silvio Meletti si tagliasse i baffi e servisse ad una importante cena con illustri ospiti, “dopo diventarono amici” dice Tito Marini.
 
L’incontro ha dato ai presenti l’opportunità di venire a conoscenza di molte altri aneddoti di Silvio Meletti ma anche di altri personaggi della città come don Costanzo Costanzi, Don Enrico Monti, dell’Avvocato Filippo Salvati.
 
Marini parla anche di se, “voglio bene alla mia città, come dirigente di un ente pubblico ho sempre creduto nello stato, nelle istituzioni e me lo hanno anche insegnato le persone a me care del Senato del Meletti”.
 
L’undici novembre, alla ricorrenza del compleanno di Vittorio Emanuele III Re D’Italia, Silvio Meletti invitava tutti gli ufficiali dell’esercito mentre l’orchestra del Meletti, diretta dal maestro Edoardo Gabbini, suonava la Marcia Reale.

05/03/2005





        
  



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