L’aula magna della sede universitaria di Civitanova, presso l’istituto “Stella Maris”, ha ospitato questa mattina la cerimonia di inaugurazione del quinto anno accademico del corso di Discipline della Mediazione linguistica.

Per l’occasione erano presenti autorità civili e militari, oltre alla Giunta comunale, e ad alcuni rappresentanti dell’Università di Macerata e del mondo economico.
Piena soddisfazione per il crescente numero di iscritti per l’anno accademico 2006, è stata espressa sia dall’assessore comunale ai Servizi educativi, Nicola Canistro, che ha aperto i lavori, che dal sindaco Erminio Marinelli, che ha sottolineato l’importanza della formazione dei giovani in vista del futuro ingresso nel mondo del lavoro. La particolarità del corso di Mediazione linguistica – come ha spiegato il prof. Diego Poli, delegato del Rettore di Macerata, è che a Civitanova si propone un corso all’avanguardia rispetto ad altre situazioni italiane. Da quest’anno, inoltre, come ha detto anche il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Daniele Maggi, è stato attivato anche il corso di Laurea magistrale che completa quello triennale già esistente.

La professoressa Daniela Fabiani, che sostituisce quest’anno Marcello Verdenelli alla presidenza del Comitato tecnico organizzativo del corso, ha fornito alcuni dati: le nuove immatricolazioni sono state 240, mentre il numero complessivo degli iscritti si aggira sulle 700 unità. Sono invece un migliaio, nel complesso, gli studenti che in questi cinque anni hanno “girato” intorno all’Università, dei quali una sessantina hanno conseguito la Laurea. Molti gli stage effettuati in aziende del territorio e all’estero. Sempre più numerose le richieste per partecipare ai progetti “Erasmus” e “Leonardo”.

Alla cerimonia è intervenuto anche il presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi, il quale ha sottolineato l’importanza della formazione e della collaborazione tra enti istituzionali per far crescere il territorio. Lauro Costa (vice presidente Banca delle Marche) e Franco Gazzani (presidente Fondazione Carima) hanno sottolineato la loro soddisfazione, il primo perché il suo istituto ha dato e dà una grossa mano per aiutare i giovani ad inserirsi in modo qualificato nel mondo delle imprese, il secondo perché i dubbi iniziali sulla ricaduta nel territorio dei benefici di questo corso universitario, sono stati fugati dalla realtà, e quindi i contributi finalizzati della Fondazione hanno ottenuto i risultati che tutti avevano auspicato. Stessa soddisfazione è stata manifestata da Daniele Maria Angelini, vice presidente dell’Associazione studi universitari.

I lavori si sono chiusi con le doppie relazioni di Marco Bersanelli dell’Università di Milano e di Franco Crevatin dell’Università di Trieste che hanno rispettivamente parlato di “Università: luogo di educazione “ e “Traduzione ed interpretazione: pregiudizi e prospettive di ricerca”.