Ossessionata dal corpo di Polizia si spacciava per ispettore della Digos. E' finita male per una quarantenne d'origine siciliana la passione per la divisa. E' stata proprio la Polizia a scoprire la sua falsa identità e a denunciarla per sostituzione di persona e falsità materiale.

La donna, L.G., 40 anni, da poco trasferita a Grottammare, teneva in casa tutta una serie di diplomi, tesserini e attestati falsi tramite i quali si spacciava per magistrato e ispettore di Polizia. Il paradosso vuole che a scoprirla e denunciarla sia stata proprio una “collega”: il commissario Patrizia Carosi, che stava indagando su quello che la finta poliziotta diceva in giro. La donna, infatti, in più occasioni si era spacciata per un ispettore e questo dopo un po' aveva suscitato dei sospetti da parte della Polizia vera.

Ma a portare la Polizia sulle tracce del finto ispettore della Digos è stata, paradossalmente, un'altra pista: un curioso caso d'omonimia. Il finto ispettore si chiama, infatti, come un'altra donna siciliana che ha precedenti per spaccio di droga. Così la Polizia stava indagando sul suo conto, dato che si era trasferita stabilmente in Riviera. Sono partiti gli accertamenti ed è venuto fuori il caso d'omonimia, ma anche i finti diplomi da poliziotto.

La donna è stata denunciata, ma la Polizia ha avviato un'indagine per stabilire se sia stata solo una fissazione a spingere il finto ispettore a spacciarsi per quella che non era o se dietro ci siano storie da chiarire.