E' un volto conosciuto dalle forze dell'ordine, N.M. 40enne sambenedettese, e anche da chi la droga se la deve procurare. Sembra essere lui lo spacciatore che ha ceduto dosi troppo pure di eroina a due giovani, che a cavallo del Capodanno scorso sono morti. La sera del 31 dicembre morì la ragazza, G.F., 27 anni di Avellino e quella successiva l'amico che la ospitava per le vacanze in un appartamento di Porto d'Ascoli, S.N. di 35 anni. Entrambi avevano terminato da poco un programma per disintossicarsi e proprio per questa ragione la purezza della droga è stata fatale.

Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo operativo di San Benedetto del Tronto guidati dal tenente Massimo Di Lena, hanno portato alla luce una situazione di relazioni fitte fra spacciatore, pusher diversi e consumatori. Difatti l'indagato principale risulta essere ad un livello alto di questa gerarchia dello spaccio di stupefacenti e ben fornito di collaboratori che si procuravano la merce per rivenderla nel mercato sambenedettese.

Oltre a N.M. sono stati arrestati altri tre spacciatori e è stata smantellata la rete di personaggi che ruotavano attorno al 40enne. I carabinieri hanno appurato che quest'ultimo si riforniva a Martinsicuro e ad Alba Adriatica: adesso lo scopo è quello di individuare chi si trova un gradino sopra allo spacciatore al quale arrivava continuamente merce quasi non tagliata.