La musica d'autore, i suoi interpreti e la poesia trasmessa da generi non consoni alla massificatrice distribuzione discografica, faranno tappa a Grottammare per la sesta edizione di Harbì. Una rassegna, quella che partirà sabato 12 marzo, che guarda al futuro, come ha sottolineato lo stesso assessore alla cultura Enrico Piergallini: "Quest'anno scommettiamo sui giovani, perchè è con loro e per loro che è stata ideata questa edizione".

 

"L'obiettivo è quello di restituire le parole alla musica, proponendo canzoni che si lascino riflettere oltre che ascoltare, dando la possibilità al pubblico di pensare". Prezzi popolari quelli della manifestazione, il biglietto per ogni serata costerà 5 €, mentre l'abbonamento per tutti e quattro gli appuntamenti costerà 15 €, proprio per permettere anche ai più giovani la partecipazione ai concerti.

 

La direzione artistica della manifestazione è, come ogni anno, affidata a Pepi Morgia che per questa edizione è riuscito ad ottenere l'appoggio di quattro importantissime realtà nazionali come il Club Tenco, L'Isola che non c'era, Musicultura (Festival Città di Recanati), ed il Festival Gaber.

 

"Gli artisti che si alterneranno nelle quattro serate sul palco del Kursaal – ha spiegato il direttore artistico – sono sconosciuti ai più, ma sono molto noti nell'ambiente musicale".

 

I protagonisti delle quattro serate saranno il poliedrico Carlo Fava (sabato 12, cantante, musicista, compositore ed attore, con due album all'attivo e collaborazioni importanti con artisti del calibro di Mina ed Ornella Vanoni. Ha debuttato al "Piccolo teatro di Milano" ed ha partecipato a trasmissioni come Colorado Cafè e Quelli che Jannacci.

 

Sabato 19 marzo sarà di scena Pinomarino, con lo spettacolo "Non bastano i fiori"., mentre il 2 aprile sarà la volta della cantante jazz Petra Magoni che si esibirà in coppia con Ferruccio Spinetti. Il 9 aprile tornerà a Grottammare Andrea Rivera, con le sue esibizioni di canzone-teatro che lo hanno portato a vincere lo scorso anno il premio Gaber.