I consiglieri comunali Cannella e Mascetti di Rifondazione Comunista hanno presentato un ordine del giorno nella seduta del Consiglio comunale del 7 marzo 2005, avente come oggetto il sostegno da parte del Comune di Ascoli alla richiesta di indagini per accertare la verità sull’uccisione del Dirigente SISMI Nicola Calipari, espressa apertamente dalle cariche istituzionali del nostro paese, in particolare dal Presidente della Repubblica Ciampi. Si chiedeva inoltre al Consiglio di farsi promotore della difesa dell’art. 11 della Costituzione italiana, che ripudia la guerra come strumento di offesa verso altri popoli.

 

La risposta della maggioranza del Consiglio è stata sconcertante: nel metodo, dal momento che il Presidente Camela ha fatto mettere ai voti e consentito la bocciatura non dell’ordine del giorno in sé ma della stessa possibilità di discuterlo (15 sì di tutta la minoranza presente in aula; 20 no e 1 astenuto); nella sostanza, perché c’è stato il rifiuto a priori di appoggiare la richiesta di chiarezza su un caso tragico che interessa l’intero paese nei suoi rapporti con gli Stati Uniti, nonché la ragione stessa della presenza militare italiana in Iraq.

 

Un caso che, dopo la tragica vicenda della Sgrena e la quotidiana mietitura di vittime innocenti in un paese ormai devastato dalla guerra e dalla violenza, dovrebbe scuotere anche i più accesi sostenitori della pratica bellicista. Ci si aspettava almeno, dallo stesso Presidente Camela, la proclamazione di un minuto di raccoglimento, considerando che proprio in quel giorno si sono svolti i funerali di Stato per Calipari.

 

Ci aspettiamo adesso un chiarimento pubblico da parte dell’Amministrazione comunale in merito ai punti presentati nell’ordine del giorno di Cannella e Mascetti, dal momento che in sede di Consiglio ogni possibilità di confronto democratico e discussione politica è stata negata.  

 

*Segretario PRC Ascoli Piceno