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Il Nabucco di Verdi incanta il Concordia

San Benedetto del Tronto | Sul palco i cantanti e il Maestro Salvucci a narrare la storia del re Assiro che si converte al Dio Israelita. Musiche di Giuseppe Verdi.

di Martina Oddi

Nabucco al Concordia(Foto Cellini)

Opera rinascimentale per eccellenza, già dal suo debutto venne interpretata come trasposizione del conflitto Austro - lombardo, tutto vivo nella lotta tra gli assiri usurpatori e gli ebrei ridotti in schiavitù. Giuseppe Verdi, schiacciato dal lutto che gli aveva strappato in poco tempo la moglie e i due figli giovanissimi, reduce dal fiasco del 1840, vive nel dolore con La Bibbia come unica consolazione e compagnia.

Quando gli viene proposta la lettura del dramma del Nabucco Donosor, si entusiasma ma rifiuta sulle prime di musicarla. Poi decide invece di farlo e nel 1842 l'opera va in scena alla Scala, consacrata dal successo di pubblico e critica. Sentimenti forti, ire e vendette, passioni furenti e non corrisposte, tutto segna la strada verso l'epilogo biblico in cui la grandezza manifesta del Dio risolve la devozione e la spiritualità del suo popolo nel compimento della sua giustizia.

La dolce Fenena, innamorata devota pronta al sacrificio, Abigaille, che brama un potere a cui non ha diritto né per discendenza né per virtù, il giusto Ismaele, re di un popolo schiavo ma libero nel pensiero e nello spirito, il saggio Zaccaria, espressione dell'ebraismo delle Tavole, si alternano in una sintesi emozionante alle parole di Salvucci, componendo una trama che cresce e commuove il pubblico generoso del Concordia.

"Una performance entusiasmante, per un evento di altissimo livello", commenta l'Assessore alla Cultura Margherita Sorge. Ultima serata del progetto Ti racconto un'opera, promosso dal Circolo Riviera delle Palme e patrocinato dalla Presidenza della Repubblica e dalla Provincia di Ascoli, con il contributo del Comune di San Benedetto, rappresenta un momento centrale dei festeggiamenti per l'Italia Unita. 

Unità di popolo, partecipata e viva nel nostro territorio, secondo le parole di Giovanni Gaspari e Piero Celani. Una comunità che sceglie la cultura per rendere omaggio alla Patria delle arti, e si stringe nei luoghi delle celebrazioni dando testimonianza del sentimento reale del Paese. In netta controtendenza rispetto alle brame di scissioni evocate dagli altari del Governo pronto a sacrificare l'amor patrio alle esigenze politiche della legislatura.

 

01/04/2011





        
  



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