Un tentativo di furto a Villa Vinci di Cupra Marittima è stato sventato l'altro pomeriggio dai carabinieri che hanno arrestato due clandestini slavi. I due avevano forzato una finestra al primo piano della residenza che fu del presidente dell'Ascoli Costantino Rozzi, e sono entrati. Nella villa, però, attualmente non c'è niente da portare via. Villa Vinci, infatti, da qualche tempo è di proprietà di una società immobiliare bresciana che l'affitta per l'organizzazione di matrimoni, cerimonie ed eventi. Così gli oggetti di valore sono stati portati via.

Quando i due slavi, J.H. di 27 anni e S.S. , anche lui ventisettenne, sono entrati, non hanno trovato niente da rubare. L'effrazione della finestra ha però fatto scattare il sistema d'allarme collegato alla centrale dei carabinieri di Cupra Marittima. I militari sono intervenuti e hanno sorpreso i due stranieri con il naso per aria che guardavano gli affreschi sulla volta di uno dei saloni. I due, evidentemente, quando hanno capito che non c'era niente da portare
via, hanno approfittato dell'occasione per godersi la bellezza della villa e non si sono neanche accorti che avevano i carabinieri alle spalle.

I due slavi sono stati arrestati con l'accusa di tentato furto aggravato. Gli accertamenti sul loro conto hanno portato alla scoperta di dodici diverse identità che i due, domiciliati a Pescara, avevano collezionato. Processati per direttissima dalla Procura di Fermo, i due sono stati condannati a sei mesi di reclusione e quindi espulsi.