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Rassicurazioni sullo sviluppo del cantiere dorico e nessun rischio per i livelli occupazionali

| Le ha fornite l'amministratore delegato della Fincantieri sollecitamente arrivato ad Ancona accogliendo l'invito delle istituzioni locali.

Il futuro della cantieristica navale, anche ad Ancona, non deve destare timori per i prossimi anni, non solo dal punto di vista dei livelli occupazionali, ma anche per il suo sviluppo. Rassicurazioni in tal senso sono giunte dai vertici della Fincantieri che hanno prontamente accettato l'invito ad un incontro congiunto che si è tenuto oggi tra Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune e Autorità Portuale.

All'incontro hanno preso parte i massimi livelli dirigenziali della Fincantieri:  l'amministratore delegato Giuseppe Bono, il direttore del Cantiere di Ancona, Mauro Le Boffe, il direttore del personale e organizzazione, Giuseppe Comes, il responsabile delle relazioni pubbliche Alessandro Pelosini. La riunione , alla quale hanno preso parte l'assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli,  della Provincia di Ancona , Massimo Pacetti, il sindaco di Ancona, Fabio Sturani, l'assessore al comunale al lavoro Loredana Pistelli, l'Autorità Portuale, Antonio Pavlidi e il Capo di Gabinetto del Presidente D'Ambrosio,Girolamo Valenza, è stata giudicata proficua da parte di tutti i rappresentanti istituzionali e aziendali.  La giornata ha infatti segnato anche il consolidamento di un rapporto di reciproca informazione da mantenere con periodici incontri per seguire più approfonditamente le questioni sul tappeto.
L'assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli, facendosi portavoce della comunità cittadina e regionale e delle forze sindacali, ha illustrato ai presenti i motivi di preoccupazione per i quali è stata richiesta la riunione di oggi.

L'amministratore delegato, Giuseppe Bono e il direttore dello stabilimento dorico, Mauro Le Boffe  hanno ribadito il ruolo strategico della cantieristica nel panorama industriale italiano, rientrando in questo scenario anche il Cantiere di Ancona. Assicurazioni sono state fornite anche per quanto riguarda la volontà di mantenere l'unitarietà della Fincantieri  e di sviluppare ulteriormente la produzione in tutti e otto gli stabilimenti italiani, poiché vi è l'intenzione di ricercare nuovi segmenti nel mercato mondiale. Gli stessi rappresentanti della Fincantieri hanno tenuto a smentire ogni ipotesi di riduzione del personale, di frammentazione dell'attività produttiva e quindi di una temuta marginalità del Cantiere dorico. Vi sono, anzi, progetti di diversificazione della produzione che potranno sensibilmente sviluppare il sistema dell'indotto nella nostra regione.

A dimostrazione della volontà di collaborazione, di mantenimento e sviluppo dei livelli produttivi nel Cantiere di Ancona, nel corso della riunione, è stata anche comunicata l'intesa ormai raggiunta dal Comune di Ancona , Fincantieri e Autorità Portuale in base alla quale il Comune e l'Autorità Portuale si impegnano a costruire una nuova banchina per l'attività del Cantiere, recuperando  quella attualmente occupata da Fincantieri ai fini di un ampliamento del porto. La società Fincantieri a sua volta si impegna a  costruire, con proprie risorse,  il nuovo edificio da adibire a mensa e spogliatoio, previa cessione all'Autorità Portuale della vecchia costruzione adibita agli stessi usi e di una palazzina uffici. 

01/04/2003





        
  



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