"Sono sinceramente soddisfatto e  contento che per almeno 13 lavoratori del Calzaturificio Ruggeri s.p.a  di Potenza Picena si sia concretizzata una speranza di stabilità. E' stata una vertenza difficile, ma entrambe le parti hanno compiuto sforzi di comprensione reciproca per trovare un'intesa che limitasse gravi disagi ai lavoratori."
Sono le parole dell'assessore regionale al Lavoro , Ugo Ascoli, al termine della lunga riunione che si è tenuta ieri presso la sede dell'assessorato regionale, e alla quale erano  presenti,  oltre ai sindacati di categoria Filtea CGIL e Femca CISL, i rappresentanti dell'azienda, Confindustria  Macerata e l'assessore al Lavoro della Provincia di Macerata, Carla Monachesi.

Un incontro, il secondo  in Regione , che ha registrato un importante risultato: grazie all'accordo raggiunto ( approvato oggi nel corso dell'assemblea dei lavoratori ),  le persone in mobilità  passeranno da 39 a 26;13 in meno, dunque, rispetto al 14 gennaio scorso, quando l'azienda aprì la  procedura, che verranno reinseriti all'interno dell'azienda attraverso un articolato processo di riorganizzazione.
Esistono, inoltre, buone probabilità di ricollocare i 26 lavoratori sul mercato del lavoro, attraverso l'attività di un Tavolo di osservazione, proposto dall'assessore Ugo Ascoli,  che monitorerà e seguirà l'eventuale assunzione in altre aziende del territorio. Il Tavolo, che le parti hanno accettato  immediatamente , sarà costituito da Regione Marche, Provincia di Macerata , Confindustria Macerata, RSU aziendali e rappresentati della Società Ruggeri,  con lo scopo di avviare i contatti con aziende interessate all'ingresso di nuove forze lavoro.

La ditta Ruggeri aveva alle dipendenze 133 persone ed aveva individuato a gennaio l'eccedenza in 39 unità di cui 1 in Amministrazione, 35 alla produzione, 1 nei servizi e 2 nel reparto tecnico di produzione. Oggi è stato definitivamente firmato l'accordo che chiude la vertenza  e che, oltre alla riduzione dei posti in mobilità,  stabilisce altri aspetti. Tra gli altri,  anche il pagamento di un incentivo all'esodo (buonuscita) pari a 3.800 euro lordi da liquidare entro il 15 maggio.  

Si conclude una vicenda che ha visto anche un impegnativo lavoro non solo di mediazione da parte dell'assessorato regionale al Lavoro, ma anche di presa in carico del problema con la proposizione di appianamenti,  risultati poi fondamentali per l'intesa, favorendo un clima di collaborazione costruttiva tra le parti alla quale ha contribuito fattivamente Confindustria Macerata e l'impegno  delle forze sindacali e dell'azienda.  L'attività costante e concreta dei due assessori, Ascoli e Monachesi,  è stato riconosciuto nel corso della riunione dalle parti che hanno dato atto dell'ampia disponibilità della Regione Marche e della Provincia di Macerata a voler risolvere con soluzioni adeguate la vicenda.