Ripatransone presenta: Da una casa che non so dovè
Ripatransone | Il libro di Ettore Picardi verrà presentato domenica 11 aprile alle 16.30 presso la Sala di Rappresentanza del Municipio.
di Redazione
"Gli atomi non si vedono mai. I pensieri li rigiro e suggeriscono sempre una figura tra il vecchio e il nuovo. Le tessere nei mosaici hanno un'unica combinazione possibile. Nella vita ho ruotato ogni frammento, ho provato le variazioni, i molteplici significati. Ogni combinazione, per quanto casuale, ha senso e bellezza dopo che mi è passata attraverso. Così vivo meglio del previsto, anche quando la verità sembra allontanarsi. E io ne soffro poco."
Questo è l'incipit di quella che dovrebbe definirsi un'opera prima, perché di fatto lo è. Peraltro è anche una raccolta di una produzione che l'autore ha elaborato e rielaborato in venticinque anni di passione per la poesia.
I sessantadue componimenti contenuti sono raggruppati in quattro fasi (partenza, viaggio, vecchia città e ritorno) di un viaggio immaginario per un mondo che esiste e soprattutto potrebbe esistere. Tra i temi prediletti si segnalano i viaggi (per lo più in una geografia seguente l'immaginario comune), la memoria vagante tra passato e futuro, i paesaggi, i corpi di donna che conducono verso la compagnia profonda tra due vite e forse l'amore, gli affetti familiari.
Se questi sono i temi di fondo dell'opera resta da dire che ogni brano ha la sua autonomia e la lettura sistematica ed ordinata non è certo un obbligo per il lettore. Gli stili e le ambientazioni sono diverse ed in comune c'è magari proprio un io narrante che continuamente dalle descrizioni attraversa ed arriva all'io pensante ed alla sua memoria. Peraltro non può nemmeno dirsi che si tratti di un'opera autobiografica, vista la percentuale significativa di immaginazioni e di immedesimazioni.
Tutto ciò più che ad una conclusione significativa elabora un ciclo che contiene un'infinita serie di partenze ed arrivi. Per cui il lettore quando arriva in fondo può aprire un'altra pagina, dovunque, liberamente. Per pura esigenza espositiva l'autore conclude con una sorta di finale, né lieto né triste.
Ettore Picardi nasce a Napoli nel 1963 e dopo una regolare formazione con studi classici si laurea in giurisprudenza nel 1986. Dopo una breve esperienza al Ministero dell'Interno diventa magistrato nel 1990. Arriva alla Procura di Ascoli Piceno nell'anno 1991 dove tuttora lavora. Il suo nome tra l'altro è legato ad alcuni celebri casi giudiziari, da lui risolti, come gli omicidi di Sante Peroni e dell'avv. Antonio Colacioppo. Sposato, ha due figli: Lorenzo ed Irene, nati rispettivamente nel 1992 e nel 1995.
Picardi nizia qualche esperimento, in veste non professionale, di scrittura di testi per canzoni e rappresentazioni finché intorno ai vent'anni comincia a comporre assiduamente versi di vario genere. Passione che non interrompe mai, tra fasi di diversa intensità. Soltanto nel 2009 ha deciso di pubblicare la sua prima opera dal titolo "Da una casa che non so dov'è", editore "Canalini e Santoni". Lavoro in questi primi mesi ha già raccolto consensi ed avuto una significativa diffusione. Tant'è che è imminente una nuova stampa dopo l'esaurimento della prima.
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10/04/2010
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